Riabilitazione, dalla diagnosi al reinserimento sociale e lavorativo

ROMA - Un numero crescente di pazienti anziani arriva nei reparti di radiologia con fratture vertebrali complesse da interpretare. La sfida, oggi più che mai, è distinguere una frattura acuta osteoporotica da una frattura patologica legata a lesioni tumorali occulte, una differenza che incide in modo decisivo sul percorso terapeutico. Osteoporosi e tumori possono convivere nello stesso paziente e produrre quadri radiologici simili, rendendo il primo approccio diagnostico sempre più difficile. La radiologia tradizionale resta un esame iniziale, ma non è in grado di caratterizzare la frattura né di valutarne correttamente l'origine. In questo contesto l'intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo crescente, con modelli capaci di riconoscere le fratture con accuratezza spesso comparabile - e talvolta superiore - a quella dei radiologi. La TC, metodica di scelta nel trauma, definisce la morfologia dell'osso ma non rileva l'edema del midollo, componente decisiva per distinguere una frattura da fragilità da una frattura patologica. La Risonanza Magnetica è quindi diventata lo strumento centrale dell'iter diagnostico. La RM mostra non solo la morfologia ossea, ma anche il midollo: nelle fratture benigne il suo segnale è conservato, mentre nelle fratture maligne viene sostituito da tessuto anomalo e possono comparire masse epidurali o paraspinali. Segni come il coinvolgimento dei peduncoli o la presenza di multiple lesioni rafforzano il sospetto metastatico. Le sequenze avanzate, come la diffusione (DWI) e il chemical shift, consentono di identificare infiltrazioni tumorali con ancora maggiore precisione. Quando la RM non basta, la medicina nucleare completa la diagnosi. La SPECT è molto sensibile ma poco specifica, mentre la PET distingue con chiarezza le fratture maligne, caratterizzate da un'elevata captazione del radiofarmaco, da quelle benigne, che mostrano valori inferiori. La diagnosi finale nasce dall'integrazione tra anamnesi, immagini e interpretazione clinica. In un Paese che invecchia rapidamente, riconoscere correttamente la natura di una frattura vertebrale non è solo un atto tecnico, ma uno snodo cruciale per garantire cure tempestive e appropriate, evitando errori che possono cambiare la prognosi del paziente. - Foto pexels.com - . sat/com 24-Nov-25 16:08