E se l'errore (ennesimo) di Schillaci non fosse un errore? Se avesse nominato proprio il Parisi che voleva?
Schillaci, imposto da Mattarella, è uomo dell'ultracomunista Speranza, Parisi Giorgio è un ultracomunista sostenitore di Speranza, dei vaccini e della irresponsabile repressione vaccinale.
Dopo l'ultimo articolo di denuncia sulle nefandezze vaccinali sono stato sommerso dalla consueta alluvione di malati che denunciavano il loro caso. Una costante ormai e direi che anzi è in costante crescita, a dimosrazione che sugli effetti del vaccino venefico siamo solo all'inizio quanto a riscontri, a consapevolezza. Di pari passo crescono gli auspici di morte da chi non gradisce che io parli. Sta di fatto che le maledizioni stanno a zero e le conferme invece a mille, per dire a milioni: c'è chi si fa del male perfino con l'intelligenza artificiale, peraltro impostata secondo criteri e parametri ispirati alla religione woke. Ma neppure l'entità Grok, interpellata in modo grottesco dai vaccinisti fanatici, può esimersi dal fornire risposte come la seguente: “No, non è una bufala. RFK Jr (Kennedy) cita uno studio del 2012 pubblicato su Clinical Infectious Deseases, condotto su 115 bambini ad Hong Kong, dove i vaccinati con vaccino inattivato contro l'influenza avevano un rischio relativo di 4,4 volte maggiore per infezioni respiratorie non influenzali confermate virologicamente. Questo suggerisce un possibile effetto di interferenza immunitaria”. Grok non esiste e quindi si esprime di conseguenza, tipo i bitini di certe testate, ma il concetto risulta comprensibile: i vaccini, non solo quelli venefici per il Covid, somministrati a botte di quaranta, sessanta a un nascituro fino alla maggiore età, allevano generazioni di malati cronici, di fragili a vita. Ragione per cui in America hanno deciso di darsi una calmata dopo le follie degli anni scorsi.
Intanto in Italia il tribunale di Asti riconosce l'invalidità permanente a una vittima di mielite trasversa accusata dopo l'anti Covid. Casi sporadici ancora, difficilissimi da portare in giudizio fino ad esito, ma non più così isolati. Mi scrive una ex compagna di liceo che segue quanto vado scrivendo da anni: “Le mie vene varicose gridano vendetta, ma secondo la mia dottoressa di base e i vari angiologia, è perché dal 2020 sono invecchiata. Tutto d'un colpo?”. Ovviamente no, non sta in piedi in nessun modo, è stato il vaccino come lo fu per mia madre che dopo la seconda dose vide le gambe gonfiarsi fino a esplodere e per giunta coperte da una stranissima lebbra. Subito dopo. Ogni tanto qualche apprendista vippetto parla della sua malattia la cui storia conosco bene visto che l'ho vissuta: un lungo periodo di sintomi sottovalutati, il malessere generale, con cui convivi, fino a che ti si gonfia il collo e scoprono linfonodi ovunque, da cui la diagnosi spaventevole. Come il sottoscritto, anche gli apprendisti famosi avranno forse covato il cancro nel sangue, ma qualcosa lo ha fatto esplodere: io sono certo, e lo ripeto da due anni, che sono state le due dosi, questi quante ne ha fatte? Ma non lo dirà mai, se no non li mandano in tutti gli spettacolini e le pubblicità di regime, non gli lasciano fare i soldi. Meglio parlare di resilienza, meglio farne una assurda battaglia militante e pubblicitaria, tacendo sugli aspetti scabrosi.
Tanto più che, come dicevo nell'ultimo pezzo, la grancassa vaccinale ha ripreso massiccia come un bombardamento su civili, come se nulla fosse successo, stesse succedendo da 4 anni. Con aspetti apparentemente comici come il ministro mr. Bean, Schillaci, che a capo di una commissione antidoping nomina il Parisi sbagliato, il fisico Giorgio per l'esperto Attilio: tutti a sfotterlo, a compatirlo, ma Schillaci sa quello che fa come lo sapeva quando fece fuori due medici critici dalla commissione sui vaccini. Schillaci è uomo dell'ultracomunista Speranza, responsabile della più feroce repressione dai tempi del fascismo, e probabilmente oltre, col pretesto della salute pubblica, e Parisi Giorgio è un ultracomunista sostenitore di Speranza, dei vaccini e di quella repressione. Non vedo errori, come dicono quelli che fanno gli spiritosi. Se errore c'è, è se mai quello di chi l'ha fatto ministro. Schillaci, lo sappiamo tutti, è stato imposto a Meloni da Mattarella, il vero padrone del Paese, quello che ordinava, “non si invochi la libertà per non vaccinarsi”, e Meloni ha preferito o non ha saputo esimersi dall'obbedire. I risultati sono lì, la Sanità italiana continua ad affondare, le liste di attesa sono ancora un problema scandaloso, la campagna vaccinale dopo le ondate di morti e di lesionati perenni è criminale, ma tutto continua come si è deciso dovesse continuare. Tanto per la nostra premier questi non sono problemi reali, lei gode dell'apertura di credito di Trump e immagina il Colle, chi non cammina più, chi non vive più non rileva. Effetti collaterali. Cioè noi. Che continuiamo a urlare al vento nella indifferenza generale. È il segreto di Pulcinella che la immaginifica commissione Covid non abbia alcuna intenzione di procedere a denunce penali, che, venisse fuori l'abominio come sta uscendo, loro non busseranno mai e poi mai a nessuna procura, come preteso da Mattarella e a quello promesso. Quindi ci stiamo prendendo in giro. In ogni modo, sabato a Roma, in piazza Santi Apostoli, altra manifestazione sui danni vaccinali a cura del sindacato ContiamoCi. Hanno invitato a parlare pure me. Ma io che potrò dire ancora della mia malattia, della fatica di far emergere una verità che nessuno vuol sentire, di quell'altra fatica, ancora più estrema, di difendere quella verità una volta emersa, perché difendere una consapevolezza è più difficile che farla uscire?