Giornata del cuore, 50% eventi cardiovascolari acuti senza sintomi precedenti

Da ottobre Synlab promuove prevenzione con test dedicati alla valutazione del rischio

Da ottobre Synlab promuove prevenzione con test dedicati alla valutazione del rischio

Roma, 29 set. (Adnkronos Salute) - Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nel mondo, responsabili di oltre un terzo dei decessi globali e del 35,8% di quelli italiani. Si stima che, in assenza di misure preventive, le diverse condizioni che interessano cuore e vasi sanguigni, come infarto miocardico acuto, ictus cerebrale, scompenso cardiaco e aritmie, potrebbero arrivare a determinare 23,6 milioni di morti ogni anno entro il 2030. Gli eventi acuti, come l'infarto o l'ictus, in più del 50% dei casi rappresentano la prima manifestazione della malattia, colpendo persone che fino a quel momento erano considerate sane. In occasione della Giornata mondiale del cuore, che si celebra ogni anno il 29 settembre, Synlab, azienda specializzata nella medicina di laboratorio e nella diagnostica medica, rinnova il proprio impegno nella diffusione della cultura della prevenzione e nella promozione di pratiche cliniche e stili di vita che possano ridurre l'impatto di queste patologie con pacchetti dedicati alla salute cardiovascolare disponibili a prezzi agevolati nei centri diagnostici a partire dal mese di ottobre.

Il rischio di sviluppare un evento cardiovascolare - ricorda una nota - dipende da fattori di rischio cardiovascolare non modificabili, come età, sesso e predisposizione genetica, e da fattori modificabili, sui quali è possibile intervenire, quali ipertensione, diabete, dislipidemia, fumo, obesità e sedentarietà, oltre a condizioni psicosociali e socioeconomiche sfavorevoli e all'esposizione all'inquinamento atmosferico. Spesso più fattori possono coesistere nello stesso individuo, amplificando il rischio: ad esempio, il 70% delle persone con diabete di tipo 2 presenta anche ipertensione, il 90% è in sovrappeso o obeso e il 60% ha una dislipidemia.

"Una parte significativa degli eventi cardiovascolari può essere evitata attraverso il controllo dei principali fattori di rischio - spiega Carlo Tedeschi, cardiologo e radiologo di Synlab Sdn Napoli - La prevenzione cardiovascolare inizia dalla modificazione degli stili di vita, come praticare attività fisica regolarmente, mantenere un peso nella norma e astenersi dal fumo. Se nonostante le modificazioni dello stile di vita i valori del colesterolo e della pressione arteriosa restano elevati è necessario iniziare una terapia farmacologica in base al profilo di rischio del singolo paziente. E' quindi necessario affrontare i fattori di rischio in modo integrato e senza trascurarne nessuno. La prevenzione - sottolinea - richiede regolarità nei controlli cardiologici, con cadenze differenti in base al profilo di rischio, e soprattutto un'aderenza alla terapia farmacologica, la quale rappresenta un patto consapevole tra medico e paziente, che implica la continuità delle cure e l'adozione di stili di vita coerenti con gli obiettivi clinici. L'interruzione improvvisa di alcune terapie - avverte il cardiologo - può determinare un non raggiungimento degli obiettivi terapeutici e quindi la persistenza di un rischio cardiovascolare globale ancora alto. Solo combinando la correzione dei fattori di rischio, la costanza terapeutica e un approccio personalizzato è possibile ridurre il rischio e migliorare la prospettiva di vita dei pazienti".

Per prevenire l'insorgenza degli eventi acuti - evidenzia Synlab - è fondamentale un approccio strutturato che combini valutazione dei fattori di rischio e identificazione precoce dell'aterosclerosi, patologia vascolare cronica caratterizzata dall'accumulo progressivo di lipidi, colesterolo e cellule infiammatorie nella parete arteriosa che porta alla formazione di placche che possono restringere i vasi sanguigni o rompersi improvvisamente, causando infarto o ictus. La prevenzione primaria, rivolta a soggetti apparentemente sani, include visite cardiologiche periodiche, elettrocardiogramma, ecocardiogramma ed ecografia carotidea, insieme a controlli di pressione, glicemia, assetto lipidico ed esami di laboratorio come la lipoproteina(a). Nei profili a rischio elevato o nei casi di incertezza sul reale rischio del paziente, inoltre, è consigliata la Tac coronarica, che consente di rilevare placche aterosclerotiche anche in una fase molto precoce, quando ancora non sono individuabili con nessuna altra metodica non invasiva, e di permettere di impostare interventi terapeutici farmacologici personalizzati e di maggiore intensità.

Nei pazienti che hanno già avuto un evento cardiovascolare, la prevenzione secondaria assume un ruolo determinante e obbligatorio. In questi casi, infatti, il raggiungimento dei target terapeutici è più rigoroso: il colesterolo Ldl deve essere sotto i 55 mg/dl, o nei casi più gravi inferiore a 40 mg/dl; la pressione arteriosa sotto i 130/80 mmHg; la glicemia ben controllata; bisogna seguire un’alimentazione equilibrata e fare attività fisica regolarmente.

Un fattore cruciale per il successo della prevenzione cardiovascolare, sia primaria che secondaria, è l'aderenza terapeutica: statine, antiaggreganti, antiipertensivi o antidiabetici hanno effetti protettivi solo se assunti regolarmente e nel tempo al fine di raggiungere i target terapeutici. La prevenzione cardiovascolare efficace - rimarca Synlab - richiede un approccio integrato e continuativo: individuare e monitorare precocemente i fattori di rischio, adottare strategie di intervento personalizzate, garantire l'aderenza alle terapie prescritte e promuovere controlli clinici regolari e utilizzare le metodiche diagnostiche più avanzate.