salute
Giornata mondiale dell'Alzheimer, neurologi: "Ora percorsi cura più efficaci e sostenibili"
Padovani (Sin), 'progressi scientifici rischiano di rimanere parziali se non accompagnati da un’evoluzione parallela del sistema di presa in carico dei pazienti'
Roma, 19 set. (Adnkronos Salute) - In occasione della Giornata Mondiale dell'Alzheimer, che si celebra domenica, 21 settembre, la Società italiana di neurologia (Sin) richiama l’attenzione sulla necessità di un cambiamento concreto nei percorsi di cura e di assistenza, affinché la malattia diventi una reale priorità sanitaria e sociale, non solo in Italia ma a livello globale. Negli ultimi anni - riporta una nota - la ricerca scientifica ha aperto nuovi scenari, grazie all’introduzione di farmaci innovativi e allo sviluppo di biomarcatori sempre più affidabili per una diagnosi precoce. Tuttavia, questi progressi rischiano di rimanere 'parziali' se non accompagnati da un’evoluzione parallela del sistema di presa in carico dei pazienti. Per la Sin è urgente rafforzare l’organizzazione dei servizi, garantendo una risposta più efficace, continua e sostenibile ai bisogni delle persone con demenza e delle loro famiglie.
"L’arrivo di nuovi trattamenti e strumenti diagnostici segna senza dubbio un punto di svolta nella storia dell’Alzheimer – afferma Alessandro Padovani, presidente della Sin – ma da soli non bastano. Per trasformare questi risultati in un beneficio reale serve un sistema capace di cogliere questa opportunità e di strutturare percorsi completi, dalla prevenzione alla gestione delle fasi più avanzate della malattia. È essenziale investire nella diagnosi precoce, favorire un accesso tempestivo alle cure, e adottare un approccio multidisciplinare che integri aspetti clinici, cognitivi, funzionali e sociali. Solo così potremo offrire risposte coerenti, non frammentate, garantendo qualità della vita e dignità alle persone coinvolte".
La possibilità di intervenire in modo più tempestivo, resa oggi concreta dai nuovi strumenti diagnostici e terapeutici, impone un cambio di paradigma. La demenza non può più essere considerata soltanto una condizione da accompagnare nelle sue fasi terminali, ma deve essere affrontata come una malattia cronica, che richiede attenzione sin dalle sue prime manifestazioni, con l’obiettivo di rallentarne l’evoluzione e attenuarne l’impatto sulla quotidianità. In questa prospettiva, la Sin sottolinea l’importanza di sviluppare modelli assistenziali integrati, capaci di accompagnare le persone lungo tutto il percorso della malattia, in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Dalla prevenzione alla diagnosi, dal trattamento farmacologico al sostegno per familiari e caregiver, ogni fase deve essere parte di un sistema unitario, accessibile e orientato alla persona. La Giornata mondiale dell’Alzheimer rappresenta quindi un’occasione per rimettere al centro dell’agenda pubblica una delle sfide più complesse del nostro tempo. La Sin rinnova il proprio impegno a collaborare con istituzioni, professionisti e società civile, per costruire insieme un modello di assistenza più preparato, più umano e capace di evolvere con la scienza.