Vaccino Covid, l’allarme di Science: “La proteina Spike può indurre l’Alzheimer” (ma l’Europa ha già approvato i sieri che la diffondono)

È stato appena pubblicato su Science uno studio che mostra come la proteina Spike induca la formazione di placche amiloidi, responsabili della malattia  di Alzheimer

È stato appena pubblicato su Science uno studio che mostra come la proteina Spike induca la formazione di placche amiloidi, responsabili della malattia  di Alzheimer.

È l’amiloide-β il principale componente delle placche omonime. Pare assodato, secondo gli studiosi, che l’amiloide-β sia prodotto da un’infezione microbica, gli autori del lavoro scrivono infatti che “è stato dimostrato che l’amiloide-β, il principale componente delle placche amiloidi nella malattia di Alzheimer, viene generato in presenza di microbi”.

I ricercatori hanno quindi realizzato in laboratorio organoidi retinici umani – ricavandoli dai tessuti post mortem – contenenti neuroni elettrofisiologicamente attivi.

Hanno in questo modo mostrato gli effetti del Sars-CoV-2 sul sistema nervoso osservando che la proteina Spike può indurre la formazione di aggregati di amiloide-β negli organoidi retinici.

Gli studiosi concludono precisando che “sebbene l’eziologia dell’Alzheimer rimanga sconosciuta, l’ipotesi dell’infezione sta ricevendo sempre più sostegno”.

Si dirà che non si può impedire una malattia (neppure con più vaccini): fatalità (l’infezione) per fatalità (l’Alzheimer), fa parte della vita.

Tuttavia si continuano a mettere sul mercato vaccini anti Covid che inducono l’organismo – non ad abituarsi a minime quantità di virus (come accade con i vaccini tradizionali) – ma a produrre la proteina Spike. Gli ultimi vaccini anti Covid approvati in aprile dall’Ema a tecnologia saRNA (self-amplyfing RNA) contengono molecole di RNA che, una volta entrate nelle cellule si moltiplicano codificando grandi quantità della proteina Spike biologicamente attiva.

I rischi dei vaccini auto-replicanti

Ne abbiamo parlato sul blog con Maurizio Federico, PhD in biologia e direttore del Centro nazionale per la salute globale dell’Istituto Superiore di Sanità, che, gentilmente e a titolo personale, ci ha spiegato come funzionano questi prodotti ingegnerizzati e quali sono i rischi.

Dissociazione o (dis)interesse? 

Ci chiediamo: quale dissociazione porta una società ad accorgersi che la proteina Spike è pericolosa (i vaccini anti Covid possono indurre miocarditi, pericarditi, malattie trombo vascolari, alterazioni del ciclo mestruale oltre all’Alzheimer) e nello stesso tempo ad acquistare centinaia di milioni di dosi di un vaccino ingegnerizzato che induce chi lo riceve a produrre continuamente la proteina Spike infettando a ciclo continuo?

di Gioia Locati

Fonte: ilGiornale.it