Quella "fatigue" di continuare a raccontare i danni e le vittime dei vaccini a dispetto di chi mi vuole morto
Stiamo ai fatti, per favore: non servono mitomanie o suggestioni, meccanismi, cause, effetti, incidenze, statistiche e dinamiche cliniche sono ormai pacifiche, dimostrare, ammesse: bastano e avanzano di per sè.
Un imbecille con la faccia da imbecille e, ad una rapida scorsa (prima di essere bannato), nessun titolo che non sia quello del bar Sport mi ha “diagnosticato” una sclerosi multipla avendo io raccontato la mia attuale condizione nei seguenti termini: “La chiamano fatigue, un nome quasi letterario, ma non è stanchezza, è qualcosa di molto più estremo, è la totale sparizione di ogni energia. Un anno fa ne ero pieno, un anno dopo è quasi peggio. Dico quasi perché la fatigue è un abisso, e ci casco all'improvviso. Allora diventa insostenibile perfino pensare, scrivere. Io difatti non lo so come faccio da venti mesi. Dicono sia colpa del linfoma, della chemio, del Covid, del vaccino: se è vero che sono tutte queste cose insieme, allora la mia fatigue è un infinito moltiplicato per quattro. E mi sto abituando all'idea che non passerà mai, che questo stato di invalidità invisibile ma assoluta sia definitivo. E dire che c'è chi non ci crede. Ma stare così non è neppure come dopo l'ultimo pugno Rocky contro Apollo, o di Ali contro Frazier: è non riuscire a muoversi, a parlare, è il cuore che lo senti non ce la fa, è sentire una disperazione che schiaccia il corpo fino all'anima, allo spirito, e averne terrore ma non riuscire a disperarsi. Così esaurito, estenuato da non dormire, qualcosa che va oltre l'umana esperienza della fine, ecco cos'è la fatigue”.
Io indugio sui postumi del mio linfoma, che sono infiniti, per l'esigenza di testimoniare ciò mi ha fatto o scatenato il vaccino e puntualmente arrivano plurime conferme da chi mi segue; direi che basta e avanza, senonché gli idioti da social amano infierire per amor di esagerazione, per dire che al mondo tutto è complotto e, come diceva quel patetico personaggio che fondò una setta per continuare a guadagnare, “tutto quello che sai è falso, tutto quello che non sai è vero”. Dal che la conseguenza per cui vale tutto e ciascuno può dire le puttanate che vuole e subito contraddirle. I suoi adepti, difatti, arrivarono alle massime istituzioni pretendendo di rivoltarle e in pochi anni si sono limitati ad occuparle e adesso non mollano i privilegi, tutti riconvertiti a quel “sistema” cui muovevano guerra, chi nel Golfo Persico, chi nella propaganda vaccinale. Vale tutto vuol dire che su tutto si possono diffondere le enormità più sconfortanti o manicomiali ispirate alla disinformazione. Se è disinformazione come fai a fidarti? Scusate, ma non abbiamo bisogno di intorbidare le acque: restiamo ai fatti se vogliamo risultare credibili senza fornire pretesti ai provocatori. I fatti, certi, incontestabili perché riconosciuti, ammessi, pacifici, sono che il Covid crea effetti analoghi al vaccino essendo entrambi creazioni di laboratorio sfuggite o create, questo non si mai capito, per nuocere alla popolazione globale così come espressamente teorizzato dagli stragiti in odor di filantropia; i fatti sono che questi vaccini portano in sé una proteina, della Spkye, che, contrariamente a quanto garantito, non smette mai di girare per l'organismo e quando individua un punto debole, una patologia latente, si comporta da antidoto, cioè la scatena per combatterla ma non riuscendo a combatterla ne origina l'autodistruzione. I fatti sono che da questa sindrome non si esce e tutti, e sottolineo tutti, i governi e i regimi del mondo, non solo occidentale, si sono stretti in una metolodogia cinese vuoi per insipienza vuoi per calcolo in modo da creare uno stato di controllo globale estremamente violento. I fatti sono, ancora, che nessuno ha mai pagato per la strage di massa, nessuno si è lontanamente assunto lo straccio di una responsabilità e la politica che obbedisce alla finanza con lo strumento della comunicazione che ha fagocitato l'informazione più o meno libera viceversa sta insistendo nell'imporre nuovi “supervaccini” più contagiosi e micidiali di prima affidandosi a una casta di affaristi chiamati virologi in ruolo di testimonial. I fatti sono che, a detta della scienza divinizzata pure dalle religioni, questi preparati elaborano una miriade di effetti avversi che vanno dal cancro fulminante alle patologie degenerative, a quelle cardiache, ai malori cosiddetti improvvisi che si risolvono in morte repentina, a un ventaglio infinito di ulteriori malattie che colpiscono l'apparato circolatorio, quello uditivo, la vista, la pelle, la psiche e così via. I fatti si basano sulle prove, le mitiche fonti sempre invocate da chi non sa come smentire le evidenze, e le prove ogni giorno dicono, confermano qualcosa: per esempio L'annuncio di pochi giorni fa in un media tutorial a Milano organizzato da Oncopeptides. "In Italia l'incidenza del mieloma multiplo è di oltre 6.000 nuovi casi l'anno mentre a livello mondiale ammontano a più di 176mila – sottolinea Francesco Di Raimondo, professore ordinario di Malattie del sangue Aou Policlinico - Vittorio Emanuele di Catania -. Rappresenta da solo il 17% di tutte le diagnosi di tumore ematologico. Non sono ancora del tutto note le cause della patologia ma sappiamo che è una neoplasia plasmacellulare in cui la formazione di anticorpi funzionali viene alterata. Queste cellule del sangue proliferano in modo incontrollato e danneggiano vari organi tra cui ossa, reni e midollo”. Lo stesso meccanismo che, a detta di medici che mi hanno curato, ha originato anche il mio linfoma, a sua volta, ma questo lo aggiungo io “slatentizzato dal vaccino”. Già, perché non c'è solo il mieloma ad esplodere, anzi proprio il “mio” linfoma è la prima malattia per diffusione dall'avvento dei vaccini; seguono i tumori cerebrali, i tumori al seno (io stesso posso testimoniare una agghiacciante moltitudine di conoscenti affette), i tumori al colon, i tumori al polmone. Nel solo Regno Unito, lo abbiamo già visto, i nuovi casi di cancro sono 400mila l'anno dall'introduzione del vaccino Covid e la fonte in questo caso è la più ufficiale di tutte, è il re Carlo III, a sua volta malato. Per quanto riguarda il legame del vaccino con ictus e trombosi, su questa stessa testata sono state più volte riportate ricerche a dimostrazione del meccanismo per il quale gli anticorpi indotti dal vaccino attaccano piastrine e leucociti provocando il rilascio di un enzima, la Catepsina, che legandosi a determinati recettori favorisce l'insorgenza di attacchi cardiaci micidiali. In Slovacchia, altre ricerche a campione hanno confermato livelli estremamente elevati di DNA e sostanze non rivelate dal produttore, e di conseguenza tanto meno da chi somministrava le dosi, con la conseguenza di alterazioni devastanti del patrimonio genetico. Direi che basta e avanza senza doversi inoltrare per suggestioni, false evidenze, mitomanie da cretini di giornata.
Chi scrive ha cominciato a riportare tutto questo (e molto altro) da prima della scoperta del suo cancro al sangue, senza mai smettere. Ho fatto 4 libri, che presi insieme credo possano offrire uno spaccato quanto mai documentato e puntuale dell'intera fase pandemica. Ho riportato, e insisto, il mio caso, è il caso di dire sul mio stesso sangue, come quello di migliaia di lettori che mi affidavano la loro disgraziata condizione, ed ecco la testimonianza di oggi: “Buongiorno
Mi chiamo Elisa e dalla seconda dose del vaccino Pfizer (16 dicembre 2021) la mia vita e quella dei miei cari è diventata un incubo. Allego una foto di me prima e dopo il vaccino, nei rari giorni in cui stavo meglio perché per due anni ho vissuto a letto, sdraiata, con febbre, dolori, tachicardie, parestesie, tremori, insonnia, macchie cutanee, astenia importante tanto da non riuscire neanche ad alzarmi senza aiuto e da dovermi spostare esclusivamente in sedia a rotelle anche per recarmi al bagno, dover essere sollevata in braccio per fare i tre scalini presenti per entrare in casa e dover mettere un microonde di fianco al letto così da potermi scaldare il pranzo lasciato già pronto dal mattino quando i miei figli erano a scuola tutto il giorno”. Nessuno può inventare una cosa del genere, ed io ne intercetto a decine ogni giorno. Per questo, salute residua permettendo, giro per convegni e tengo conferenze contro l'oblio della rassegnazione, convinto come sono che il peggio debba ancora emergere in tutti i sensi; se è vero che un cialtrone come il primo ministro spagnolo Sanchez, ultrasinistra woke, per non accollarsi la responsabilità del catastrofico mix energetico fondato sulle energie presunte rinnovabili il cui cortocircuito ha stroncato Spagna, Portogallo, sud della Francia e un pezzo di Marocco, ha sprezzato le vittime conseguenti contrapponendole a quelle attribuite ai cambiamenti climatici: ma fonti ufficiali del suo Paese lo sbugiardano se è vero nei dati sui decessi in Spagna, disponibili sul sito Web dell’Istituto nazionale di statistica (Ine), il caldo non compare mai come causa laddove figurano malattie infettive, dell’apparato respiratorio e circolatorio, tumori, patologie che colpiscono il si-stema immunitario, quanto a dire che i mali fomentati dal vaccino Covid vengono dirottati su inesistenti cause legate al clima.
Siccome non sto zitto a dispetto del mio deficit energetico, ho fatto collezione di diagnosi che poi sono auspici di morte e posso garantire che è un fardello in più da accollarsi perché hai voglia a dire niente paura, sei un supereroe, non farci caso: paura no, ma se vieni da anni di malattia fai caso a tutto e tutto ti sconvolge, in primis la disumanità degli umani. Voglio dire che non c'è bisogno di buttarla in politica, per dire in mitologia, per dire in vacca: è più che sufficiente quello che ormai si sa, si vive, si può raccontare in punta di verità, di sincerità. Tutto il resto è l'assurdità dei fanatici che sfasciano tutto a cominciare la fatica di non smettere di battersi in un letto di fatica. Di fatigue.