Trapianto di rene da maiale a uomo, ok dalla FDA al trial clinico su 6 pazienti in fin di vita negli Usa, primo intervento nel giugno 2025
Gli organi trapiantati saranno geneticamente modificati, l'obbiettivo è "ridurre la carenza di organi"
La FDA, l'agenzia governativa statunitense che si occupa della sicurezza dei farmaci, ha dato il via libera alla sperimentazione di trapianti di rene da maiale a uomo. Il trial clinico avverrà su 6 pazienti che versano in condizioni molto gravi, con un primo intervento fissato per giugno di quest'anno. Gli organi animali saranno geneticamente modificati per facilitare il trapianto. L'obbiettivo della sperimentazione è "ridurre la carenza degli organi da trapianto".
FDA, sì ai trapianti di rene maiale-uomo
La FDA ha dato ufficialmente il via libera alla prima sperimentazioni di trapianti di reni dai maiali all'uomo. Come comunicato dall'Università John Hopkins su X, "gli studi pionieristici condotti hanno portato la Fda a dare via libera al primo trial clinico di xenoptrapianti, ossia al trapianto di organi animali geneticamente modificati trapiantati in esseri umani". Il trial clinico sarà diviso in 3 fasi e sarà condotto su 6 pazienti, di età compresa tra i 55 e i 60 anni affetti da una "malattia renale in stadio terminale", in modo da poter verificare l'efficacia e la sicurezza della procedura. Nei pazienti del trial saranno trapiantati dei reni geneticamente modificati provenienti da dei maiali, prodotti dalla United Therapeutics Corporation; i reni avranno l'aggiunta di 6 geni umani, per facilitare l'accettazione del sistema immunitario del ricevente, e il "silenziamento" di 4 geni suini che potrebbero dare il rischio di rigetto. Il primo intervento è previsto per giugno 2025, con i seguenti che avverranno a distanza di tre mesi uno dall'altro; se la procedura dovesse avere successo, la FDA potrebbe dare l'approvazione definitiva.
Il trial potrebbe anche essere allargato a più persone. Come scrive la stessa United Therapeutics Corporation, "se i risultati di sicurezza ed efficacia saranno favorevoli, la dimensione del campione sarà aumentata fino a un totale di 50 partecipanti". Come sottolineato dalla John Hopkins, l'obiettivo del trial "è ridurre la carenza di organi da trapianto".