Sanità, il Tar del Lazio sospende il nuovo decreto tariffe che penalizzava i cittadini

Sconfitta per il Ministero della Salute e il governo Meloni. Vincono le associazioni, tra le la U.A.P. di Mariastella Giorlandino

Tariffario nazionale prestazioni sanitarie, il Tar sospende l'efficacia del DM
del 25 novembre scorso.
Il Tar del Lazio (con un provvedimento immediato, coraggioso e preso con
grande coscienza) ha accolto l'istanza cautelare presentata (in data
odierna), in accordo con le Associazioni di categoria maggiormente
rappresentative (Federanisap, Aiop, Uap) dagli avvocati di Forum Team -
Legal Healthcare, un Team nato per tutelare gli interessi dei cittadini e
delle strutture accreditate che operano a favore del servizio del SSN e dei
cittadini stessi, nel complesso universo dell'assistenza sanitaria, contro il
Decreto ministeriale (pubblicato in GU solo in data 27 Dicembre alle ore
23,30 circa con efficacia dal 30 Dicembre ) con il quale è stato emanato il
Tariffario delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica. Il
Giudice del Tar Lazio, in funzione monocratica, dott.ssa Giulia Lattanzi, ha
così sospeso l'efficacia del DM, fissando l’udienza collegiale per la data del
28.1.2025.


Il ricorso mira a evidenziare la carenza istruttoria, la mancata
considerazione dell’andamento dei costi produttivi aggiornati e le criticità
giuridiche e metodologiche del Decreto impugnato: "Siamo convinti -
spiegano Il Prof. Avv. Giuseppe Barone (il primo legale ad aver ottenuto,
già negli anni 90’, l’annullamento del “Tariffario Bindi” e che ha
nuovamente creduto in questa nuova azione legale) e l'avvocato
Antonella Blasi - il Decreto violi i principi costituzionali di efficienza e buon
andamento della pubblica amministrazione. Le tariffe non tengono conto
dell’incremento dei costi e delle difficoltà operative causate dalla
pandemia e dalla crisi economica. L'istruttoria che ha condotto
all’approvazione delle tariffe è risultata inoltre incompleta e lacunosa.
Non è stata garantita una rappresentazione adeguata dei costi reali e
delle esigenze delle strutture sanitarie accreditate".


Ma non solo: "Il DM è illegittimo per violazioni di norme Costituzionali. Gli
atti della Commissione Permanente, inclusa la proposta tariffaria, sono
viziati -affermano gli avvocati Alberto Polini e Alessandro Diotallevi- da
nullità derivata. La Commissione ha operato oltre i limiti temporali previsti dalla normativa, senza una valida base legislativa. Le tariffe approvate determinano poi una riduzione media del 22-27% rispetto ai valori
precedenti, compromettendo la sostenibilità operativa delle strutture
accreditate. Questo impatto è particolarmente grave per le strutture
private che potrebbero essere costrette a cessare l’erogazione dei servizi e
per i cittadini che dovranno ricorrere a determinate prestazioni a proprie
spese, creando evidenti disparità di trattamento".
Il Team, su mandato delle Associazioni di categoria sopra citate ed in
collaborazione con le stesse, si riserva entro la data d’udienza già fissata,
di elaborare una proposta conforme alla Costituzione nell’interesse
primario della tutela al diritto alla salute.


Ovviamente la pubblicazione di detto provvedimento cautelare
costringerà anche le Regioni ad adeguarsi alla decisione del Giudice Amministrativo.