Bollettino quotidiano delle morti improvvise, che non lo sono per niente. Ma repetita non juvant, e la strage continua
Una mattanza globale, una distruzione senza fine, umana, sociale, civile, dell'informazione, della democrazia. Questo è stata la pandemia. Con le continue ammissioni di chi la ha organizzata, attuata. Ma la propaganda è più forte dei morti, più forte di tutto.
Repetita non juvant. Dopo il calciatore fiorentino edoardo Bove, che si è salvato ma la cui sincope resta misteriosa, dopo il collega turco Altug Celikbilek, folgorato da emorragia cerebrale in campo, dopo il maratoneta francese Roland Claverie, stroncato in gara a Torino, le morti “improvvise” non si fermano: tocca al giocatore di cricket Imran Patel, giù anche lui, senza preavviso, a 35 anni, durante una partita in India. E' sempre successo? È lo stile di vita? Cose che capitano? Anche per il settantenne toscano folgorato mentre guidava lungo la Firenze Pisa Livorno con la moglie a fianco? Anche alla 33enne Silvia Nobili, “nota fashion designer” di Palombara Sabina, bruciata da malore in casa sua? O al giornalista di 65 anni Stefano Zanerini di Bologna? O alla giovane Alice Guin di Zoagli, che ha ceduto ieri dopo un'agonia interminabile a seguito di infarto, occhio alla data, nel 2021, quando aveva appena 27 anni? Posso andare avanti finché voglio, per tutto il giorno, ogni giorno, tanto repetita non juvant. Ma che fa? Piovono conferme, Pfizer ha appena ammesso l'ennesimo orrore provocato dal vaccino secondo i virologi miracoloso e cioè questo intruglio genico provoca alterazioni genetiche nei feti e fa nascere bambini tarati, sottosviluppati, con una incidenza di oltre 4 volte maggiore. Quando ero piccolo c'era il Talidomide che provocava deformità neonatali. Poi lo hanno tolto, i vaccini invece li moltiplicano e usano il bombardamento a tappeto della comunicazione.
Una strage che ha dell'allucinante sotto tutti gli aspetti: perché c'è, perché è stata provocata, per come è stata organizzata, dissimulata, coperta, per l'odio assurdo che ha generato contro le stesse vittime, perché ha fatto strame dell'informazione e quindi della democrazia che restava, perché ha fatto impazzire il mondo con la tortura, perché è sotto gli occhi di tutti ma tutti fingono di non vederla, perché nessuno si sente responsabile, perché nessuno paga, perché non finisce e non accenna a calare. Ogni giorno tocca a cento, a mille solo in Italia, ogni giorno a decine, centinaia di migliaia in tutto il mondo. Schiantata, da un turbocancro in due mesi la madre del rapper Eminem, arrivato al successo grazie agli insulti rappati che le rivolgeva.
Non bastava un mondo ridotto a pandemonio, un pianeta che sembra non tenere più, sbrindellato come una vecchia coperta dappertutto, fronti caldi e venti di guerra nell'Europa dell'est come, progressivamente, in tutto il Medio Oriente, in Siria fino all'Africa e ancora oltre, alle frontiere cinesi, perfino la Corea del Sud che adotta per qualche ora la legge marziale. Inaudito in una democrazia dell'estremo oriente ma di stampo occidentale. E nessuno ci capisce niente, nessuno sa spiegare niente nella sensazione, non molto confortante, che potrebbe succedere di tutto in ogni momento, anche la subitanea estinzione definitiva, il ritorno alla natura desolata che copre la follia degli uomini, la retrocessione al Pianeta delle Scimmie o all'Odissea nello spazio di Kubrick, dall'alba dell'uomo alla sua sparizione, compresa la pandemia fantasma. Ha appena detto un generale della Nato con nonchalance, quasi distrattamente, che l'Europa farà bene a organizzarsi, tanto la guerra tocca anche a lei. Ma sì, che sarà mai. E siccome non basta, fanno i vaccini criminali. Perché che siano criminali ormai solo i criminali possono negarlo. Il sito Dagospia, che affonda nel deep state, dopo tre anni di attacchi insultanti ai cosiddetti complottari ha dovuto ammettere, ovviamente senza fare una piega, che il Covid, secondo ricerche condotte in seno al Congresso americano, ha avuto origine “con estrema probabilità” a Wuhan nell'ambito di spregiudicate incontrollate alchimie di laboratorio, per non dire esperimenti finalizzati all'elaborazione di armi chimiche; e che il contagio era partito mesi prima della distorsione informativa del pangolino o del mercato della carne, ad opera di un agente patogeno anormale, innaturale, dalle caratteristiche sconosciute o tenute riservate. E questa è la causa prima della tragedia globale, un virus alchemico, tipo pietra filosofale, da curare con un antivirus di conseguenza non meglio conosciuto, non testato o, per l'esattezza, “sperimentato direttamente su 8 miliardi di persone” come ebbe a dire, esaltandosi, Barack Obama. Quanto a dire che da un crimine sintetico di intenzione bellica hanno potuto raggiungere diversi scopi civili: un affare nell'ordine delle migliaia di miliardi, lo sfoltimento della popolazione, la sterilizzazione di massa sia di donne che di maschi, lo stato acquisito e non reversibile di malato cronico per almeno la metà della popolazione globale, con conseguente lancio di vaccini sempre nuovi e sempre tossici oltre a innumerevoli altri preparati per gli effetti avversi o collaterali. Tutto questo non ha niente a che fare con la scienza ma col suo contrario, con la magia nera, niente a che spartire con l'eugenetica, che sarebbe migliorare le condizioni e le prospettive della razza umana, ma con il suo contrario, più Mengele che Darwin.
Ma si continua con l'irrazionalismo fatalistico, non senza qualche punta di sarcasmo. Il commendator Bassetti, uno dei più forsennati difensori del vaccino, invita le possibili vittime, fino a ieri categoricamente escluse, a denunciare all'Aifa che per missione ha avuto quella di soffocare le denunce, di farle sparire o stravolgerle. Con la magistratura che, nei casi estremi, provvede, novecentonovantanove volte su mille, in favore della casualità non dimostrabile. Quante sono le sentenze che certificano la malattia da somministrazione, a parte il caso della giovanissima Camilla Canepa? E se anche arriva una pronuncia favorevole al malato, quando mai è seguita da un risarcimento? Sarò sciatto io, ma non ne conosco. E più ne scrivo, e meno mi pare possibile questa normalità anormale, questa follia regolare, questa sospensione della realtà che sembra di vivere sulla luna. Torno a fare i soliti esami, i controlli di routine, l'ecografia che mi deve dire se i linfonodi sono tornati o no, se il linfoma è sconfitto o ancora in agguato, e ancora non me ne faccio una ragione, non ci credo, non mi pare possibile che la vita mia e di milioni come me sia volata nel vento a causa di un potere ignobile, bugiardo, dedito a sortilegi da Stranamore. Guardo le facce di chi, in Italia come nel mondo, ha scatenato tutto questo e neanche quelle mi sembrano reali. A riscuotermi, a convincermi che non sto impazzendo, che non sono il protagonista di un film distopico, arrivano, come da mondi lontani, le segnalazioni, i messaggi, i racconti di lettori, amici, sconosciuti, gente terrorizzata o sofferente che sta passando lo stesso mio. “Vengono su, sempre di più” come dice la canzone di Finardi, ed io capisco che siamo solo all'inizio.