Su vaccini e lockdown più le bugie si svelano, più le vittime cadono, e più le cose restano uguali: cosa ci vuole per dire basta?

Continua la moria dei vip e degli sconosciuti ma non passa l'omertà contro se stessi: nessuno che ammetta, che ipotizzi il vaccino quale causa del proprio male. Intanto il regime attuale insiste con le circolari psicotiche che diffondono la solita paura, i soliti inviti a vaccinarsi.

Il candidato meloniano in Liguria, Marco Bucci: “Ho un cancro con metastasi, i tre anni che mi restano voglio spenderli per la mia terra”. Tre anni fa diceva: “Tra Salvini e Giorgetti scelgo il vaccino” e invitava tutti a seguirlo: “Sono a rischio, mi hanno detto di farlo”. Il rischio si è trasformato in certezza e, sia chiaro, non ne parlo con sarcasmo, se mai con la solidarietà che si usa tra malati oncologici. Ma Bucci sulle sospette coincidenze tace. Almeno un altro politico, l’ex presidente calabrese Nino Spirlì, lo ha ammesso, ed è stato il solo: “Ci avevano garantito la salute, ci hanno dato il veleno, ho un cancro ed è stato il vaccino”. Che senso abbia questa omertà verso se stessi, questo coprire ancora e sempre quelli che ti hanno condannato, è difficile dire: paura di perdere il potere o la faccia? Intanto il ministro sanitario Schillaci, uomo di rara ambiguità, continua con le sue circolari fanatiche: ancora mascherine e non uscire di casa al minimo starnuto. Non è ancora chiaro il gioco? Dice Giorgia Meloni, la trasformista che eclissa Fregoli, Brachetti e Mussolini, dicono quelli del suo giro come il Tommaso Foti: la agenda Draghi è la nostra agenda, le nostre stelle polari si chiamano Draghi e Von Der Leyen. I vaccinatori autoritari e spietati.

Che la rottura tra la nostra statista di Colle Oppio e la Baronessa Siringa fosse una pagliacciata lo sapevamo e lo abbiamo scritto più volte. Ma che margine sussiste ancora per illudersi, per credere a una Commissione Covid che servirà solo a ribadire il potere degli sciagurati? Questi sono capacissimi di rifare tutto, in peggio, alla prima occasione. Ci provano, ci riprovano, arano il terreno coi semi della paura, esattamente come in passato, mantengono il controllo dell’informazione e sul regime autoritario e concentrazionario non litigano, è l’unica cosa che li vede, sempre, tutti d’accordo. Non dovremmo aspettarci il peggio? Più altarini si scoprono, più menzogne emergono, e più le cose rimangono le stesse e le bugie rimangono le stesse con la medesima pretesa di verità ed unica verità: i vaccini sono innocui, i vaccini hanno salvato 20 miliardi di persone, se osi parlare male dei vaccini devi morire, tanto più che sei vaccinato, però sei lo stesso un novax. Tutto è talmente folle, ma la follia è stata inculcata ed è l’unica normalità. Viene fuori che i lockdown criminali hanno originato violenza endemica nei più giovani, che li hanno ammalati di vecchiezza precoce, che i vaccini per i piccoli e gli adolescenti erano inutile veleno, e la morale qual è? Ci vuole un vaccino contro la furia, contro lo sbando psicologico e magari contro la senilità anticipata, indotta da sieri sperimentali e da reclusioni sperimentali. Non se ne esce e ancora si vedono alienati vagare per strada a bordo di un pezzo di stoffa che li soffoca. Poi la plebe dice: no so, non mi sento più come prima, non sono più lo stesso. Ma evita di ammettere quello che sa, che dopo una guerra non dichiarata e pretestuosa non si potrà più essere quelli di un tempo.

Per questo è importante scegliere facce nuove, medici e funzionari nuovi, a tutti i livelli; per questo non c’è più tempo da perdere nel voltare pagina. Vi parlavo ieri di questa Lista Ippocrate, candidata all’Ordine dei medici del Lazio, col mio amico Giuseppe Barbaro, cardiologo, responsabile di Cardiologia e Ecocardioografia al Policlinico di Roma, più volte interpellato su questa testata, ma qui non è questione di amicizia o di endorsement, è questione di ultima spes, di aggrapparsi ad un barlume di mutamento mentre le “facce grandguignolesche del potere” fanno quadrato: sono ancora lì e non intendono togliere il disturbo, anzi si coprono a vicenda, altro che destra e sinistra. Dicono quelli con cui parlo: speriamo bene. Ma la speranza va aiutata, va messa sui binari di un realismo razionale, altrimenti è stupida come la superstizione. Sì, davvero resta incomprensibile questa omertà verso se stessi, contro noi stessi. Alessandro Rico su “la Verità” mette insieme un parterre di mascalzoni Dem americani, da De Blasio a Cuomo, da Fauci alla Salis di lusso, la Ocasio-Cortez, che hanno mentito in modo seriale, hanno manipolato i dati, le cifre dei morti negli ospizi nel quadro della pandemia, si sono personalmente sottratti, potendolo, alla stessa psicosi che avevano fomentato sulla base di opzioni coreografiche quali il distanziamento, la maschera, la reclusione coatta, l’isolamento: le stesse identiche cose imposte in Italia ed è come se niente fosse successo, si rimuove tutto, si resta all’approccio magico, scaramantico, al “non si sa mai” che è come suicidarsi. La moria di nessuno e di cosiddetti vip continua, imperterrita, e nessuno osa metterla in relazione con la causa più evidente e più scientificamente accertata. Dice il Boss dei leccaculo Dem, lo Springsteen che dopo i vaccini casca a pezzi e la cui moglie ha visto aggravare il suo mieloma: “Se vince Trump fuggo dall’America, viva i vaccini”. Un altro pupazzone Dem, il boss di Meta, Zuckerberg, ammette serenamente: “Abbiamo diffuso menzogne e censurato la verità sul Covid e sui vaccini”. E se ne vanta, nell’indifferenza globale. Più o meno ogni giorno che Dio manda in terra arriva l’annuncio di un vaccino per le patologie più improbabili: contro il cancro ai polmoni, contro la depressione, contro la sifilide. Poi, in breve, la smentita: non funziona, “i test hanno dato risultati controversi”, per non dire che hanno dimostrato l’inutilità curativa e la certezza maligna. Gli stessi test inizialmente non operati col vaccino anticovid e successivamente condotti direttamente sul cittadino plebe, usato in funzione di cavia e di conseguenza censurati quanto a riscontri. La ricetta è la seguente: siccome i vaccini non hanno vaccinato ma avvelenato, ci vogliono altri vaccini, possibilmente più letali. Che altro ci vuole per capire che siamo stati deportati come colossali greggi di agnelli sacrificali? Che questi Stranamore di merda, sparsi in tutto il mondo, collegati dalla finanza criminale, post capitalista, hanno perpetrato il più grande Olocausto dell’umanità? Ma niente potrà cambiare se non siamo noi, noi plebe, noi vittime, a cambiare per primi, a togliere ogni residua fiducia ai nostri carnefici. Che non si pentono, anzi a lasciarli fare insistono, infieriscono “con più fame che pria”.