Giovanni Morassi, il medico pentito contro il vaccino Covid: “Abbiamo esposto a complicanze la popolazione, anche alterandone il patrimonio genetico”

Dubbi e perplessità sulla campagna vaccinale anti-covid. Il medico Giovanni Morassi, in un'intervista rilasciata a La Verità, espone le sue incertezze sulla gestione della pandemia: “Sono stati imposti vaccini di cui non conoscevamo ne l'azione nè gli effetti a lungo termine”

Giovanni Morassi, medico in pensione di 74 anni di Gorizia, con 49 anni di professione medica ha maturato nel corso della pandemia sempre più dubbi sull'efficacia del vaccino Covid. Nonostante fosse già in pensione allo scoppio della pandemia, si è messo comunque a disposizione per la campagna vaccinale. Secondo quanto racconta, in un'intervista a La Verità, i diritti e i doveri dei medici sono stati calpestati in funzione della emergenza mondiale da Covid19. “Era una forma infettiva, quindi un medico sa come curare un'infezione. Ad amici, parenti ho prescritto Ibuprofene che è un antinfiammatorio e se la febbre non scompariva dopo tre giorni, o saliva, in base alle mia nozioni di patologia consigliavo l'Azitromicina antibiotico. E poi di rivolgersi al medico di base” racconta Morassi. Spiega come la tachipirina - tanto sostenuta dal ministero della salute - in realtà, sia un pessimo antinfiammatorio, utilizzato come medicina difensiva per evitare denunce legali. Il medico pentito ha somministrato inizialmente le dosi di vaccino anti-Covid poichè convinto sostenitore del potere dei vaccini. Quest'ultimi secondo il suo parere: “Richiedono anni di sperimentazioni, l'anti covid tirato fuori dopo quattro mesi non mi convinceva però era definita una misura di urgenza, quindi accettabile”.

Le prime perplessità sul vaccino Covid

Le perplessità sulla sicurezza del vaccino nascono in un secondo momento, quando si decise di somministrarlo anche ai più giovani. I genitori vaccinavano i propri figli, il più delle volte, per permettergli di frequentare la scuola e la palestra. Il clima è cambiato a seguito dei primi studi in merito alle complicanze da vaccino Covid sollevando domande che molti medici si erano già posti, afferma Morassi. L'Ordine dei Medici, spiega il medico pentito, ha obbligato un protocollo che non aveva basi scientifiche: “I colleghi che non volevano vaccinarsi, anche bravi medici, sono stati sospesi dalla professione quando bastava imporre loro l'utilizzo della mascherina. È stato aberrante, non si può imporre un trattamento”. Il medico si scaglia anche nei confronti di tutti quegli 'esperti' che hanno spacciato incertezze per verità e afferma che: “Abbiamo esposto a complicanze la popolazione, forse anche alterandone il patrimonio genetico, a fronte di una malattia che si poteva curare.” Dopo tanti riconoscimenti, Giovanni Morassi, ha deciso di non accettare quello conferitogli dall'Ordine dei Medici per la somministrazione dei vaccini anti-Covid, dichiara: “Due mesi fa mi hanno dato un attestato per aver vaccinato, dopo aver letto le motivazioni l'ho stracciato. Ho ricevuto tanti riconoscimenti, questo non lo trovo onorevole. Forse, quello che ho fatto non era la cosa giusta”.