Vaiolo delle scimmie (Mpox), Oms lancia l’allarmismo e lo stato d’emergenza mondiale per 14mila casi, solo 9 in Italia
L’Oms allerta sulla rapida diffusione in Congo e il rischio di espansione in Africa e oltre. In Italia, stando agli ultimi dati la situazione resta contenuta con un numero limitato di nuovi casi
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria internazionale (Pheic - Public health emergency of international concern) in seguito all'aumento dei casi di Mpox (meglio conosciuto come vaiolo delle scimmie) in Congo. A dare l'annuncio è stato il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus: "Oggi il comitato di emergenza si è incontrato e mi ha informato che la situazione costituisce un'emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale. Ho accettato questo consiglio", ha dichiarato. Nemmeno 24 ore prima, l’epidemia di vaiolo delle scimmie era stata decretata emergenza sanitaria pubblica su scala continentale dall'Africa Centres for Disease Control and Prevention, considerato che nella sola Repubblica Democratica del Congo sono stati registrati 14 mila casi e 500 morti da inizio anno, più del doppio di quelli registrati in tutto il pianeta durante l’epidemia 2022-2023.
La situazione attuale in Italia
Per quanto riguarda l’Italia, la situazione sembra relativamente sotto controllo, almeno stando all'ultimo bollettino del ministero della Salute: negli ultimi due mesi si sono verificati solo nove nuovi casi, due in Friuli-Venezia Giulia, uno in Lombardia e sei in Veneto. A partire da maggio 2022, quando in Italia è stato riscontrato il primo caso di infezione, nel nostro Paese sono stati confermati 1.056 contagi, 262 dei quali collegati a viaggi all'estero. Quasi la metà dei casi (441) sono stati registrati in Lombardia. Seguono il Lazio (169) e l'Emilia-Romagna (97). Nel frattempo, la Commissione europea coordina l'acquisto e la donazione di 215 mila dosi di vaccino per aiutare i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie dell'Africa (Cdc) a combattere l'epidemia di vaiolo nel continente: "Prepararsi e rispondere alle minacce sanitarie – afferma Stella Kyriakides, Commissaria Ue per la Salute e la sicurezza alimentare – è uno sforzo globale che siamo determinati a portare avanti collettivamente e in modo solidale al di là delle frontiere".
Cos’è il vaiolo delle scimmie
Il vaiolo delle scimmie è un poxvirus, ovvero un agente virale con DNA a doppia elica appartenente alla famiglia dei Poxviridae e simile allo scomparso virus del vaiolo umano, che infetta le scimmie e di cui il primo caso di trasmissione umana è stato segnalato nel 1970. Oggi, Ghebreyesus ha spiegato "che la rapida diffusione di un nuovo clade del virus - un raggruppamento di specie con uno stesso antenato comune ndr - nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, il suo rilevamento nei paesi vicini che non avevano precedentemente segnalato la malattia, e il rischio di un’ulteriore diffusione in Africa e oltre sono molto preoccupanti". Dunque si tratta di una variante del virus appartenente al clade 1 e da una sua sotto-variante, il clade 1b. Il tasso di mortalità di questo ceppo è stimato al 3,6 per cento.