Covid, scoperto gene che rende immuni i non vaccinati e impedisce la contrazione della malattia - LO STUDIO su Nature

Alcune persone non vaccinate, pur essendosi esposte a lungo al virus del Covid, sono risultate sempre negative ai test e il motivo è nella forte risposta immunitaria innescata naturalmente da un gene

I ricercatori hanno scoperto perché alcune persone non vaccinate contro il Covid sono sempre risultate negative ai test molecolari pur essendo state esposte a lungo al virus SARS-CoV-2. Il motivo è emerso durante un esperimento definito "UK COVID-19 Human Challenge" condotto dal team di ricerca internazionale guidato da scienziati britannici della Divisione di Medicina dello University College di Londra e del Wellcome MRC Cambridge Stem Cell Institute dell'Università di Cambridge e svolto in collaborazione con diversi istituti, tra cui il The Netherlands Cancer Institute di Amsterdam (Paesi Bassi). Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature.

Covid, scoperto gene che rende immuni i non vaccinati

Alcune persone non hanno mai contratto il Covid nonostante una notevole e lunga esposizione al virus patogeno e ora gli esperti hanno scoperto perché. La ricerca è stata condotto nel pieno della pandemia, quando i vaccini non erano disponibili. Dopo essere stati esposti al virus, sedici giovani sono stati studiati approfonditamente dagli scienziati i quali hanno analizzato ogni singola cellula immunitaria. Sei giovani hanno sviluppato sintomi lievi; tre hanno presentato un’infezione transitoria (positivi a “corrente alternata” alla PCR); sette sono risultati sempre negativi. Dunque quasi la metà dei partecipanti, pur essendo stata esposta al virus, non ha contratto il Covid e non ha avuto sintomi. Nessuno ha sviluppato sintomi gravi.

Il professor Nikoli e gli altri ricercatori del team hanno scoperto che nei sette giovani negativi si è sviluppata una risposta immunitaria insolita, in grado di debellare il virus prima che potesse determinare l’infezione stabilizzandosi nella mucosa nasale. Le persone che hanno manifestato questa reazione efficace, secondo gli esperti, dovrebbero la loro protezione ad un gene, l’HLA-DQA2, particolarmente espresso nel sangue e nella mucosa nasale, individuato mediante il sequenziamento di centinaia di migliaia di singole cellule.

Lo studio, come abbiamo detto prima, è stato condotto su soggetti non vaccinati contro il Covid. La stessa risposta immunitaria forte non ci sarebbe nei soggetti vaccinati. Questo perché, sulla base di numerosi studi, il vaccino Covid abbassa le difese immunitarie, esponendo maggiormente le persone al virus. Il sistema immunitario naturale non sarebbe in grado di rispondere in modo efficace. Proprio per questo molte persone, subito dopo aver fatto il vaccino, sono risultate positive al Covid.

Un'elevata espressione di HLA-DQA2 prima dell'inoculazione era associata alla prevenzione di infezioni prolungate. Le cellule ciliate hanno mostrato risposte immunitarie multiple e sono state le più permissive per la replicazione virale, mentre le cellule T nasofaringee e i macrofagi sono stati infettati in modo non produttivo”, hanno affermato.

I dettagli dello studio “gettano nuova luce sugli eventi cruciali iniziali che consentono al virus di prendere piede o di eliminarlo rapidamente prima che si sviluppino i sintomi”, ha concluso il professor Nikoli.