Covid, lockdown e restrizioni hanno causato aumento di stress, ansia e isolamento sociale nei bambini: lo STUDIO su JAMA Pediatrics
I più piccoli sono stati influenzati in maniera importante dalle restrizioni: i minori di 5 anni hanno sviluppato aumento di stress, ansia e isolamento sociale che non ha fatto bene al loro sviluppo
Il periodo del Covid ha portato con se tantissime restrizioni, una fra tutte il lockdown, che ha asserragliato dentro le mure di casa le famiglie, compresi ovviamente i neonati e i bambini, che sono quelli ad aver pagato le maggiori conseguenze. Secondo uno studio condotto dagli scienziati del Johns Hopkins Children's Center e pubblicato su JAMA Pediatrics, i più piccoli sono stati influenzati in maniera importante dalle restrizioni: i minori di 5 anni hanno sviluppato aumento di stress, ansia e isolamento sociale che non ha fatto bene al loro sviluppo.
Covid, lockdown e restrizioni hanno causato aumento di stress, ansia e isolamento sociale nei bambini: lo STUDIO su JAMA Pediatrics
Il team, guidato da Sara Johnson, ha esaminato i possibili collegamenti tra i punteggi di screening delle tappe dello sviluppo e le limitazioni dovute alla pandemia. Questi dati si basano da oltre 5.000 studi pediatrici e operatori sanitari in 48 stati americani e mettono nero su bianco una cosa che moltissime famiglie hanno già sperimentato: i bambini, non potendo uscire per fare una passeggiata, giocare all'aperto, incontrare i loro amici e svolgere tutte quelle attività normali per chi ha quell'età, non ne sono usciti benissimo.
La Johnson prova a minimizzare: "Sebbene siano emersi dei piccoli cambiamenti i ritardi nelle tappe fondamentali dello sviluppo non sono cosi' rilevanti. Sappiamo che la diffusione del nuovo coronavirus ha sconvolto la vita di moltissime persone, ed è importante capire come queste alterazioni si siano ripercosse sui bambini". Precedenti studi avevano ipotizzato anche conseguenze sul sonno e sul rischio di obesità infantile.
Le abilità motorie
Non sembrano emergere differenze per quanto riguarda le abilità motorie: "Non ci aspettavamo dati simili per bambini e neonati - riporta Johnson - e abbiamo anche scoperto che le preoccupazioni e lo stress genitoriale non è aumentato di molto durante il periodo di restrizioni. In linea di massima, questi risultati sono rassicuranti, ma le implicazioni a lungo termine dello sviluppo infantile restano poco chiare", ammette.
"Speriamo che il nostro lavoro - conclude l'autrice - possa contribuire alla pianificazione di interventi mirati per le future situazioni emergenziali, che tengano conto dei bisogni dei più piccoli".