Vaccino melanoma, prima dose sperimentale in Italia a 71enne di Napoli: "Stessa tecnologia mRNA degli anti-Covid"
La dose è stata somministrata all'Istituto dei tumori Pascale di Napoli. Il paziente è un medico di base
Oggi, per la prima volta in Italia, è stato somministrato il vaccino anticancro a mRNA per il trattamento del melanoma. Questo significativo passo è avvenuto presso l'Istituto dei tumori Pascale di Napoli. Il paziente, che è seguito dall'oncologo Paolo Ascierto sin dal settembre scorso, ha partecipato alla fase III del primo vaccino a mRNA sviluppato da Moderna. Questa fase rappresenta l'ultimo step prima dell'eventuale autorizzazione del vaccino.
"Ci vorrà qualche anno prima di avere i risultati di quest'ultima fase dello studio clinico, la fase III", precisa Ascierto. Cauto ottimismo, visto anche che l'Italia è stata esclusa dalla sperimentazione di fase I e II, ma anche grande entusiasmo. "La nostra speranza è quella di poter dare una nuova e più efficace opzione terapeutica a quanti più pazienti possibili.
Vaccino melanoma, prima dose sperimentale in Italia a 71enne di Napoli
Il vaccino, prodotto da Moderna - prosegue Ascierto - si basa sulla stessa tecnologia adottata per quelli contro il Covid, cioè utilizzando mRNA sintetici progettati per 'istruire' il sistema immunitario a riconoscere specifiche proteine, chiamati 'neoantigeni', che sono espressione di mutazioni genetiche avvenute nelle cellule malate".
Il suo scopo non è quello di prevenire la malattia ma di aiutare e supportare il sistema immunitario dei pazienti a riconoscere e ad attaccare più efficacemente il tumore. "Certo, essendo una sperimentazione a 'doppio cieco' potremmo trovarci di fronte ad una dose di placebo. Secondo protocollo, infatti, né il paziente né l'oncologo sanno cosa gli è stato iniettato. Lo sapremo alla fine".
Vaccino melanoma, il volontario De Renzis: "Sono un medico, lo faccio per la ricerca"
Il paziente è Alfredo De Renzis, 71 anni di Carovilli, in provincia di Isernia. Medico di base, sposato con due figli, due anni fa scopre che dietro a una neoformazione cutanea si nasconde un melanoma. Dopo le prime cure ad Isernia arriva al Pascale di Napoli. A settembre dello scorso anno ha una comparsa di metastasi linfonodali inguinali. Operato a novembre, inizia il trattamento con Pembrolizumab nell'ambito dello studio V904. Quasi in contemporanea con l'inizio dell'immunoterapia arriva la proposta di aderire alla fase III del primo vaccino a mRNA di Moderna, ultimo step prima che il vaccino possa essere autorizzato dalle autorità regolatorie. "Ho accettato subito - dice De Renzis - mi sembrava doveroso per il mio ruolo di medico dare un contributo alla ricerca. Non ho mai avuto paura".