Vaccino Covid, i dati sulla mortalità dei vaccinati del Ministero della Salute presentano "vistose incongruenze" - lo STUDIO
Dito puntato contro il Ministero della Salute e contro AIFA. L'invito, verso il dicastero presieduto da Schillaci, è di "svolgere adeguati controlli e/o fornire chiarimenti in merito alle anomalie da noi riscontrate. Ecco tutte le anomalie
I dati sulla mortalità dei vaccinati del Ministero della Salute presentano "vistose incongruenze". A stabilirlo è un'analisi effettuata dal Dipartimento di Statistica di Firenze a seguito della sentenza n. 12013/2023 del TAR del Lazio sulla qualità dei dati sulla mortalità di chi ha fatto il vaccino Covid. Il documento del Dipartimento, a cui fa capo l'Università degli Studi di Firenze, racconta di diverse anomalie rinvenute
Vaccino Covid, i dati sulla mortalità dei vaccinati del Ministero della Salute presentano "vistose incongruenze" - lo STUDIO
Gli errori sono “di entità tale da non consentirne l’utilizzo per analisi sostantive della mortalità dei soggetti vaccinati contro il Covid-19”. I ricercatori lamentano che "né l’AIFA ha provveduto a correggere i gravi errori […], né il Ministero della Salute ha finora messo a disposizione i dati che, nell’interesse collettivo, consentirebbero di analizzare la mortalità nella popolazione vaccinata contro il Covid-19, confrontandola con quella complessiva tramite SMR o con quella dei non vaccinati".
Dito puntato contro il Ministero della Salute e contro AIFA. L'invito, verso il dicastero presieduto da Schillaci, è di "svolgere adeguati controlli e/o fornire chiarimenti in merito alle anomalie da noi riscontrate".
Anomalie nei dati del Ministero della Salute riguardo i vaccinati: ecco quali
"La prima anomalia riscontrata riguarda un brusco aumento del numero giornaliero dei morti vaccinati con almeno prima dose che si registra al 1° ottobre 2021. Il giorno 30 settembre si contano 248 morti vaccinati (in linea con il trend precedente) mentre il 1° ottobre se ne contano 857 (in linea con il trend successivo). Il salto è di 609 unità in un singolo giorno, ovvero del 345%. Questo scalino non è spiegabile con un corrispondente aumento delle somministrazioni, la cui curva (sempre ricavata dai dati forniti) cresce gradualmente e senza discontinuità. La situazione è illustrata in Fig. 2, dove è rappresentata in rosso la curva dei morti giornalieri vaccinati (con almeno la prima dose) nel corso del 2021 (scala di misura posta sull’asse verticale sinistro) e in azzurro la cumulata delle prime dosi (scala di misura posta sull’asse verticale destro)".
Seconda anomalia
"La seconda anomalia, simile alla prima, riguarda il crollo repentino del numero dei morti vaccinati che si dimezzano nel corso di soli 10 giorni nel mese di dicembre 2021 (da circa 1000 morti al giorno, a circa 500). Anche questo fenomeno, come il precedente, non sembra avere nessuna relazione con l’andamento cumulato delle prime dosi somministrate (si veda nuovamente la figura). Dopo questo brusco calo, il numero medio di morti giornalieri si assesta su valori coerenti con quelli antecedenti al 1° ottobre 2021 e con il fatto che, nei due mesi intercorsi, la popolazione vaccinata è cresciuta ulteriormente".
"La terza anomalia riguarda la classe di età 90-99 anni e gli ultra-centenari. Dal database ANV al 9/1/2022 risultano vaccinati 916.286 individui di età compresa tra 90 e 99 anni, mentre dai dati ISTAT risultano residenti in Italia al 31/12/2021 solo 800.637 appartenenti alla medesima classe di età. Un fatto analogo si riscontra per gli individui con età superiore a 100 anni".
"La quarta anomalia riguarda il numero di decessi avvenuti tra gli individui vaccinati presenti nel data base in questione, che appare notevolmente inferiore a quanto, statisticamente, sarebbe verosimile attendersi.
In Tab. 1 sono riportate le distribuzioni per classi di età delle seguenti popolazioni o elementi ad esse riferiti:
la coorte formata da tutti gli individui presenti nel data base dell’Anagrafe Nazionale Vaccini (ANV) che risultavano vaccinati con almeno una dose al 1° gennaio 202210 (colonna b);
la popolazione residente in Italia al 1° gennaio 2022 risultante da fonte ISTAT (colonna c);
la percentuale di popolazione residente al 1° gennaio 2022, vaccinata con almeno una dose alla medesima data, secondo quanto risulta dal data base ANV (colonna d);
il numero di decessi verificatisi nella coorte dei vaccinati di colonna (b), secondo quanto si ricava dal data base ANV (colonna e);
il numero di decessi registrati in Italia nel 2022 da fonte ISTAT (colonna f).
Dalla suddetta tabella si vede che, al 1° gennaio 2022, risultano vaccinati con almeno una dose quasi 44,5 milioni di individui, pari a poco più del 75% della popolazione residente. Di questa coorte, durante il 2022 risultano deceduti 158.033 individui, a fronte dei 713.499 decessi verificatisi in tutta la popolazione residente. Già a prima vista, il numero di decessi nella coorte dei vaccinati appare inverosimilmente contenuto, considerato che tale coorte comprende il 75% della popolazione residente e oltre il 90% degli ultra settantenni, tra i quali si registra l’85% dei decessi.
Per evidenziare tale anomalia con il necessario rigore analitico, andiamo a calcolare il numero di decessi statisticamente attesi nel corso del 2022 nella coorte dei vaccinati al 1/1/2022, sulla base di due ipotesi alternative, estreme in senso opposto:
Ipotesi 1: la vaccinazione ha efficacia nulla nell’evitare la morte per Covid-19, per cui ci si attende che nella coorte dei vaccinati vi sia un numero di decessi per ciascuna classe di età pari all’incirca al numero di decessi totali verificatisi per quella classe (colonna f di Tab. 1) per la percentuale di popolazione residente nella stessa fascia di età che risulta vaccinata al 1/1/2022 (cifre di colonna d). I decessi attesi così calcolati sono riportati nella colonna (g) di Tab. 2. In totale, si hanno 684.289 decessi attesi che ammontano a più del quadruplo dei 158.033 registrati nel data base ANV (colonna m in Tab.2 che riproduce col. e in Tab.1). Si noti che la cifra anomala relativa alla classe 90+, che scaturisce dalla terza anomalia segnalata, incide in misura minima sulla stima del totale dei decessi attesi.
Ipotesi 2: la vaccinazione ha un’efficacia del 100% nell’evitare la morte per Covid-19. Sotto tale ipotesi, tutti i decessi per Covid-19 riguardano i non vaccinati e i decessi attesi nella coorte dei vaccinati devono essere calcolati in base ai soli decessi per cause diverse dal Covid-19".
"Quinta anomalia. Nel database potrebbe esservi un certo numero di record duplicati. Il fenomeno è quantificato in Tab. 3, le cui cifre mostrano che, tra i record di coloro che hanno ricevuto tre dosi di vaccino (che sono in tutto 19.420.038), ci sono 671.118 coppie “gemelle” di record che presentano le stesse date di nascita e di somministrazione della prima, della seconda e della terza dose. Oltre alle coppie ci sono anche terne di record “gemelli” (54.535), quartine (5.878) e via dicendo, fino a due gruppi di otto e un gruppo di nove record esattamente uguali tra loro. Ovviamente, non essendo in grado di fare gli opportuni controlli, non possiamo sapere quanti di questi record gemelli si riferiscano a individui distinti e quanti siano invece dei duplicati originatisi per errore. Per altro, essendo plausibile che una quota consistente di essi origini da errori, sarebbe opportuno che il Ministero della Salute effettuasse dei controlli anche su questi casi".
"Sesta anomalia. Infine segnaliamo che in un certo numero di record si riscontra la stessa data di somministrazione di dosi che dovrebbero essere avvenute a distanza di tempo l’una dall’altra. La situazione è illustrata in Tab. 4."