Vaccini e malattie, ecco le vostre storie. Quelle che il regime non ascolta

Dicono gli scienziati veri: il vaccino a rMNA va fermato. Qui le voci, di dolore, di rabbia, di chi ci è caduto. Qui la paura per i bambini, già adesso col sistema immunitario debole, ma che si vuole ancora più vaccinati. E il Presidente che fa? Non ha niente da dire?

Scienziati a confronto. L’oncologo londinese di fama mondiale Angus Dalgleish: “E’ molto chiaro e spaventoso che questi vaccini abbiano diversi elementi per provocare una tempeste perfetta nello sviluppo del cancro: [si riscontrano] turbo-cancri, melanomi, linfomi, leucemie e tumori renali dopo la dose. Il siero a rMNA deve essere fermato”. Il virologo genovese Matteo Bassetti, conosciuto in tutta la Liguria: “Italiani maleducati, non si vaccinano”. Dalgleish fornisce una spiegazione molto tecnica, molto medica, molto scientifica delle sue accuse, Bassetti si limita a postare foto di cocomeri o bagni di mare; è stato, non a caso, nominato consulente scientifico dal ministro Crosetto, uno di quelli della moderna SinEstra. Sui linfomi post vaccino, come forse noto, potrei confermare di persona personalmente. Su altre patologie, porto le testimonianze di sempre più lettori, ormai sono migliaia, che seguono questi miei articoli su questa testata e mi affidano il loro male, il dolore, la paura e la rabbia: “ho letto tutto quello che hai scritto, mia moglie la stesa cosa: seconda dose di Moderna e comincia il calvario, addirittura presa per paranoica, aveva ansia, io non ho mollato ed infine avevo ragione: linfoma NH B indolente (simile al mio, ndr causato dal vaccino geneticamente modificato. [ho] Fatto lettere ad aifa e alle reazioni del farmaco a L'Aquila, ma sono
solo carta straccia, ho capito perché all'estero ci considerano dei buffoni”. Anche all’estero comunque non si sono comportati meglio, salvo che hanno la decenza di ripensare i misfatti criminali messi in atto e magari, in qualche caso, di chiedere scusa. Da noi no, la gente già vota poco e quella poca sanno che voterebbe anche se le avessero mandato la famiglia in campo di concentramento. Che, peraltro, è più o meno quello che questo regime fanatico e miserabile ci ha fatto. Ma sentite quest’altro: “Ho un cugino (acquisito), analoga [tua] storia:
terza dose Anti-Covid seguita da inizio di febbricola. Questa è persistita per circa un mese, al termine del quale ha ricevuto la diagnosi di linfoma di Hodgkin. Adesso sta facendo
chemioterapia ad alto dosaggio per il trapianto di midollo”. Io uguale, anche se forse il trapianto me lo scampo: comunque il mio linfoma è arrivato sereno al quarto stadio, con vertiginosa accelerazione dopo lo sciagurato richiamo.

Potrei andare avanti per pagine. Racconti incazzati, urla in bottiglia, che mi raggiungono. “Prima dose Pfizer, nulla di che. Seconda dose, sempre Pfizer, nulla di che. Terza dose, Moderna, invece, di che ce n’era: stanchezza, sonnolenza, dolori articolari e, appena dopo due settimane dalla terza dose, io e il mio compagno col Covid. Bella presa per il culo. Questo a febbraio 22. Io sono sempre stata molto forte fisicamente, energica, quella che viene definita colloquialmente “una bestia”… Dopo la terza dose, la stanchezza è diventata la padrona della mia vita, sicché, per curiosità, mi sono ripagata lo stesso screening che avevo fatto prima di vaccinarmi, per cui ho “carta canta”: bene il mio pannello immunitario presentava delle stranezze, valori invertiti, citomegalovirus, positività all’Epstein Barr. L’immunologo mi dice “ce lo aspettavamo”, bastardo delinquente. Intanto qualcosa sento che inizia a lavorare, come un grumo di tristezza, dentro di me: raffreddori che in passato duravano una settimana, adesso ne durano 4, crisi di asma reiterate al punto che divento dipendente dal Foster, sino a che, dopo lo screening della mammella, arriva la chiamata per la biopsia, e da lì inizia il mio percorso di oncologica. Ripeto: sono molto forte, fisicamente, e anche spiritualmente, testarda, lucida. Nessun medico oncologico mi ha sollecitato altre dosi. Secondo me lo sanno. Mi hanno operato bene, benissimo, ma io adesso ho una positività agli estrogeni che mi ha costretto a fare chemioterapia e immunoterapia per il rischio recidiva. E in più ormonoterapia, per 5 anni, sperando che il mio spirito sia abbastanza forte da fottere chi mi voleva fottere a 4 anni dalla pensione. Voglio essere viva, testimone e incazzata”. E sì, anche restare vivi è un impegno, una scommessa. Qui c’è un medico, dal nome è straniero, almeno per origine: “Ho visto ]la] sua intervista sul byoblu e dati, tumori nel 2017, 330 mila nel 2022, 395 mila, ci interessa numero dei carconomi, tumori sono anche polipi, nei, fibromi, abbiamo visto con covid quanti medici onesti abbiamo, sono tanti interventi inutili, per fare numeri, esercitarsi, interessi economici… Dalla mia attività di medico posso testimoniare che nel periodo di vaccinazioni covid enorme aumento aborti spontanei in dh, mentre prima quasi tutti erano aborti volontari nel periodo di vaccino aborto spontaneo alcune mattine arriva a 90 %, finita vaccinazione è tornato come prima, i dati dovrebbe avere ogni regione, ministero, perché è obbligatoria la denuncia di aborto online”.

Vaccinarsi, avvelenarsi, suicidarsi, o morire. Di ricatto, di vergogna, di rimorso. Di dittatura. “Una sorella radiata dall'albo degli psicologici; i miei nipoti costretti a nascondersi nel proprio negozio; difficoltà enormi a raggiungere i nostri genitori in Sardegna anziani e malati e bisognevoli di assistenza, mio cognato costretto alla vaccinazione contro la sua volontà a due anni dalla pensione e minacciato di licenziamento… all'atto della vaccinazione e dopo averlo violato, la struttura ha applaudito, in quanto si festeggiava l'ultimo dell'organizzazione ad essere vaccinato: quest'uomo è rimasto per molti giorni senza parlare. Si è sentito profondamente violato e ha continuato a sostenere i membri della sua famiglia a non vaccinarsi…”.

Tutto questo io mi porto addosso, mi scorre nel sangue malato, infetto, che vado a ripulire, speriamo almeno, una volta ogni 25 con sedute di chemio che mi sfasciano per i successivi 25 giorni. E tu, Mattarella, che parli della pace nel mondo e dici che ci vogliono più UE e più OMS, che fai? Non ne parli? Non hai niente da dire su questo scempio di regime? Sui virologi premiati per averle sbagliate, o mentite, tutte? Per l’Aifa dove dicevano “meglio morti i cittadini che i vaccini” e truccavano i dati, facevano sparire le denunce, irridevano gli ammalati? Non provi un poco di disagio sapendo che anche l’ISS spargeva menzogne sui morti presunti di Covid in particolare infanti, spargeva allarmismo e tutti, i virologi, i mammasantissima del CTS, tutti a spingere per vaccinarli, che era come iniettare in quei corpi acerbi una bomba a tempo. Tre anni dopo, c’è la Spoon River, i bambini crescono col sistema immunitario terremotato e saranno per sempre malaticci, deboli ed è difficile non pensare ad un effetto cercato. Condannati a curarsi dalla culla alla tomba. Quelli come Dalgleish, come Malone, oncologi, studiosi di fama mondiale, dicono: “Per l’amor del cielo fermate il siero a rMNA”. E invece il nostro Remuzzi esulta perché dal Giappone lo stanno potenziando per renderlo onnipresente. E tu che fai, Presidente, non dici niente? Eppure dovevi essere il presidente di tutti. Anche dei malati come me, che scrivono a me. Invece hai saputo solo blindare il regime dicendo che non avresti accettato una commissione d’inchiesta che poi era solo uno spauracchio e continuando a predicare per la vaccinazione perenne. Ma, davvero, nessuno scrupolo, nessun rimorso? Davvero, sempre avanti, ancora avanti con la stessa arroganza del potere? Su quali basi scientifiche? Confortato da quali risultati? Ah, già, la leggenda globale dei 20 milioni di vite salvate dai vaccini, un numero buttato lì a caso, come i leggendari parametri di Maastricht, scelti durante una cena particolarmente alcoolica. “Mi è stato detto di tacere, ma è diventato impossibile farlo” racconta Dalgleish. Che, per sua fortuna, non è nato, e non lavora, in Italia.