Pausini, Bonaccorti, Giorgi, Allevi, Purgatori e un milione di altri: eccole, le reazioni avverse al Vaccino Covid

Ogni giorno è una alluvione di vip che raccontano malattie improvvise e importanti. Nessuno ammette la correlazione, ma è lì, sotto gli occhi di tutti. E per un vip, ci sono centomila persone sconosciute. Intanto, l'Aifa ammette: abbiamo obbligato a vaccinarsi al buio.

Giovanni Allevi suonerà al prossimo Festival di Sanremo. In tempi normali non sarebbe una notizia, al più un lancio pubblicitario, oggi è quasi una epifania perché Allevi a poco più di 50 anni si è ammalato di mieloma e da 18 mesi si sottopone a una chemio sfibrante. La sua celebre fronda riccioluta è sparita sotto un berretto di lana e lui saluta il ritorno sulla scena come l’evasione da un incubo. Non esagera. Quando ci si scopre un cancro del sangue, si sprofonda nel baratro del trauma, e da lì è solo una processione di choc. Allevi si era vaccinato, invitava a vaccinarsi. Eleonora Giorgi in televisione racconta di essersi scoperta un cancro al pancreas. Si era vaccinata nell’aprile di due anni fa e subito aveva raccontato di esperienze strane, disorientanti nel suo corpo, già la notte successiva alla dose. Non si sente più di escludere una correlazione. Enrica Bonaccorti ha rischiato la vita, le è franato il cuore, le hanno inserito un numero assurdo di bypass, l’intervento è durato 9 ore. È l’ombra della donna che conoscevamo. Anche lei sfiorata da un sospetto: fossero state quelle dosi, nelle quali avevo creduto, che ero arrivata a sostenere pubblicamente? Ma poi ha scelto di rimuovere quel tarlo, i medici l’hanno rassicurata: gli stessi che l’avevano indotta a vaccinarsi. È perché, sostengono, e lei li prende per buoni, non faceva ginnastica da bambina, e poi fumava troppo (quanto? 10 pacchetti al giorno?). Andrea Purgatori, il giornalista, stroncato da malattia improvvisa e mai chiarita, ischemie e metastasi che s’affacciavano e comparivano dalle autopsie. Il tennista Matteo Berrettini, che malinconicamente assiste al trionfo in Coppa Davis del rivale Sinner, lui che del vaccino era stato testimonial e dopo il terzo shot non è stato più capace di reggere la racchetta. Il corridore Jackobs, stessa storia, che non riesce più a finire una gara, muscoli di cartone bagnato. L’hanno spedito in America, ufficialmente con un nuovo allenatore ma la verità è che lo sottopongono a terapie all’avanguardia disintossicanti dalla spike, in Italia ancora non riconosciute. Laura Pausini sempre in televisione confessa una malattia improvvisa e micidiale, una tachicardia violentissima “e il cuore mi esce dal petto”. Si era vaccinata regolarmente e si è scoperta la malattia un paio d’anni dopo, a quasi 50 anni. Quando qualcuno di questi vip muore, come per l’attrice Anna Kanakis, a 61 anni, ci si limita al pleonasmo informativo, “è morta, era malata”, ma nessuno spiega di cosa e da quando e se ci sia una coincidenza sospetta con la somministrazione. Ma c’è sempre. Come nel caso del Piero Pelù che si “vergogna di essere uomo” ma non di essersi vaccinato non si sa quante volte, dopodiché gli è insorta una sordità che probabilmente gli impedirà altri concerti, e qui soffoco l’ironia visto che dell’allegra schiera faccio parte pure io: linfoma, dopo due dosi. Ma su X c’è chi mi accusa di speculare sulla malattia, probabilmente inventata, per tirar fango sui vaccini.

Centocinquantamila reazioni avverse al vaccino Covid finalmente ammesse da Aifa, ma il numero è camuffato al ribasso e verosimilmente si tratta di dieci volte tanto. Aifa è l’ente in cui si dicevano: queste (reazioni) le togliamo, nessuno parli, bisogna salvare il vaccino. E l’ex vertice, Nicola Magrini, fino a prova contraria resta indagato per omicidio e somministrazione di farmaci pericolosi per la salute. Oggi Aifa confessa di aver dato via libera ai vaccini senza “possedere i dati sull’efficacia e la sicurezza”. Quindi mentivano e lo facevano sulla pelle nostra, sul nostro sangue: si parla di cancri, di cuori rotti, di paralisi, di infarti, di menomazioni permanenti. Omicidio? Di più, strage organizzata. Una strage da milioni di vittime. Una strage perpetuata occultando, falsificando, dicendo bugie. E nessuno tocca davvero il capo dello Stato, i capi del Governo, i responsabili di tutte le istituzioni coinvolte, quelli del servizio pubblico, i direttori di testate televisive e della carta stampata, i testimonial, i propagandisti, i virologi cialtroni, gli stessi che si abbandonano a messaggini di sconcertante meschinità e infantilismo all’indirizzo di un tennista. Nessuno prende davvero iniziative. La commissione d’inchiesta è abortita a nascere, è una burletta, così ha voluto Mattarella e tutti si sono inchinati. Forse ha ragione il complottismo, la dietrologia di chi vede governanti e amministratori come semplici, grottesche figure di un presepe i cui responsabili stanno molto al di sopra. Ovunque, e particolarmente in Italia. L’operazione dissimulatoria è continua, il travisamento della verità incessante, la distorsione dei fatti perenne, la manipolazione dei dati spietata. Hanno cancellato da un momento all’altro il canale youtube alla giornalista Marina Pastorelli (a chi scrive hanno rimosso due interviste in cui parlava del proprio tumore). Hanno mandato i parassiti e i delatori a censurare e vietare sui social, quegli stessi social che si sono vantati di avere alterato la diffusione delle notizie in tema di vaccini. Roba da galera, ma i padroni dei social sono troppo grandi, troppo ricchi, troppo finanziatori della politica nel suo complesso, troppo coinvolti coi servizi segreti dei vari Paesi; spesso coincidono con i burattinai del presepe globale, oppure sono culo e camicia, legati dai fili spinati della finanza, dei soldi. Parlo con la mia terapista, mi dice che il suo medico di famiglia l’ha sconsigliata di assumere il vaccino per l’influenza, avendo lei contratto una forma di ipotiroidismo dopo il vaccino. Già, non c’è solo l’isola dei famosi accidentati, per ogni vip che esce allo scoperto (anche se non arriva mai ad accusare i vaccini), ci sono cento, mille, centomila persone non conosciute che patiscono le stesse o altre conseguenze. Altri calvari. E poi lo sanno tutti che il vaccino antinfluenzale è un mix tossico di fiale scadute. Lo sanno tutti che stanno ideando nuove pandemie per nuovi vaccini che causeranno nuove malattie letali per far saltare la pubblica sanità a tutto vantaggio di quella privata. E chi la controlla quella privata? I padroni dei vaccini, che poi coincidono con i signori della transizione energetica e sono sempre gli stessi burattinai del presepe. Detta in maniera facile, tagliata col rasoio di Occam, funziona così. Solo chi ci sta passando, chi ogni giorno segna le stazioni del suo calvario, può averne una conferma che non lascia più margine di dubbio. Mentre sto scrivendo questo pezzo mi arriva un messaggio da un amico: “Un mio collega come te: le dosi, poi il linfoma. Domani comincia la chemio”.