Regione Sicilia, taglio di oltre il 40% per i ticket sanitari esenti, esaurito il budget si deve pagare

Accettato il taglio di oltre il 40% dei ticket sanitari in Sicilia, viene meno il diritto sancito dalla PdC, "non ci sono più abbastanza soldi per tutti"

Il ticket, introdotto in Italia fin dal 1982, rappresenta il modo con cui gli assistiti contribuiscono o “partecipano” al costo delle prestazioni sanitarie di cui usufruiscono. Le prestazioni incluse nei livelli essenziali di assistenza (LEA), definiti con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 gennaio 2017, per le quali non è previsto il pagamento del ticket sono, tra gli altri, gli esami di diagnostica strumentale e di laboratorio e le altre prestazioni di assistenza specialistica e ospedaliera. gli esami di diagnostica strumentale e di laboratorio e le altre prestazioni di assistenza specialistica necessarie per la tutela della salute collettiva, le prestazioni del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta; trattamenti erogati nel corso di un ricovero ospedaliero, ordinario o diurno, inclusi i ricoveri in reparti o strutture di riabilitazione e di lungodegenza post-acuzie e gli esami strettamente e direttamente collegati al ricovero programmato, preventivamente erogate dalla medesima struttura (la visita dell’anestesista, la RX del torace, l’elettrocardiogramma, la rimozione dei punti, ecc.), ai sensi dell’art. 1, comma 18, della Legge 23 dicembre 1996, n. 662.

Ma la Sicilia, si sa, è terra di stridenti contrasti, di clamorose contraddizioni, di bellezze forse non meritate, ma anche di sconcertanti sorprese! Come quella alla quale il siciliano, ineguagliabile campione nel sapersi adattare, si è ormai assuefatto da mesi. Quella massa muta e apatica di coloro che per situazione reddituale o per invalidità accertate, gode dell’esenzione del ticket sanitario, oggi accetta di buon grado, adattandosi, magari imprecando per il disagio, ma niente di più, che la Regione Sicilia applichi un taglio, di un consistente 40%, su tutte le prestazioni esenti. In pratica, esaurito il budget, devi pagare la prestazione, rinunciando ad un diritto sacrosanto, sancito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri…a meno che non ti piazzi all’alba del primo giorno del mese davanti la porta del laboratorio, magari digiuno e con le tue urine, ancora calde, in mano, sperando che, quando arriva il tuo turno, il budget non sia esaurito.

Il problema non investe soltanto i laboratori di analisi e quelli specialistici, ma anche gli ospedali, dove mancano materiali fondamentali come, tanto per citarne uno, il filo usato per i punti di sutura e dove, anche gli esenti, devono pagare.