Pfizer fa causa alla Polonia per il mancato pagamento di 60 mln di dosi di vaccino Covid: chiesti 1,2 mld di euro
Già a marzo 2022 la Polonia fece sapere alla Pfizer di non voler pagare ulteriori dosi, complici le spese da sostenere per l'Ucraina. A maggio rifiutò di firmare l'accordo capestro rinegoziato da Bruxelles. Il 6 dicembre l'udienza
Pfizer fa causa alla Polonia per il mancato pagamento di 60 milioni di dosi del vaccino Covid. Continua la disputa tra la multinazionale ed il governo polacco. Il contenzioso con Pfizer riguarda i contratti che obbligano la Polonia ad acquistare ulteriori lotti di vaccini. La cifra richiesta è di 1,2 miliardi di euro e la causa è stata avviata Bruxelles, perché i fatti contestati si riferiscono al mancato rispetto dell’accordo stipulato nel maggio del 2021 dalla Commissione Europea con Pfizer, per conto di tutti i paesi membri. Il 6 dicembre la prima udienza.
Pfizer fa causa alla Polonia per il mancato pagamento di 60 mln di dosi di vaccino Covid
L'accordo tra la Commissione e Pfizer prevedeva la consegna di 900 milioni di dosi di vaccino Covid all'Ue e altre 900 milioni di dosi opzionali. La Polonia è accusata di non aver pagato circa 60 milioni di dosi ricevute. Tra le motivazioni di Varsavia ci sono l'improvviso scoppio della guerra in Ucraina e l'accoglienza dei profughi, che hanno aggravato il bilancio nazionale. La Polonia ha annunciato di non voler più pagare le dosi a marzo 2022 e successivamente si è sfilata dalla firma del nuovo contratto.
La Commissione Europea e Pfizer-BioNTech si erano accordate a maggio per una consegna di dosi minore rispetto a quelle previste. Come si sa l'emergenza pandemica è ormai alle spalle da tempo, ragion per cui diversi paesi dell’Europa centrale e orientale avevano chiesto all'organo presieduto da Ursula von der Leyen di rivedere quei contratti, anche perché si sarebbe trattato di dosi buttate.
Pfizer contro la Polonia: una disputa che va avanti da tempo
A maggio l’ex ministro della salute della Polonia, Adam Niedzielski aveva scritto in una lettera alla Pfizer che "fornire centinaia di milioni di vaccini adesso è inutile". Lo stesso ministro dichiarò poi che i termini dell’accordo erano scandalosi e che Varsavia non avrebbe aderito all’accordo. Pfizer ha quindi intentato una causa contro la Polonia presso un tribunale di Bruxelles, dove si trova la sede della Commissione.
Ma il Paese già nella primavera del 2022, tramite una lettera, informò che non avrebbe ritirato i vaccini Pfizer e indicò come causa diretta la guerra in Ucraina. E il mese dopo annunciò la rescissione del contratto con il colosso farmaceutico a causa dei costi da sostenere per supportare Kiev.
"I rappresentanti della Pfizer, nonostante le ripetute dichiarazioni di essere pronti al dialogo con la Polonia e di comprendere la situazione in cui il governo polacco sta concentrando i suoi sforzi per aiutare un Paese devastato dalla guerra, non hanno presentato soluzioni concrete a questa situazione straordinaria”, ha detto il portavoce del Ministero della Salute Iwona Kania.
Il ministro della Sanità polacco Katarzyna Sojka ha confermato che il processo "sembra essere in corso" ma che "non riguarda solo la Polonia". Si tratta di "cause legali che vengono intentate a livello internazionale. Qui però abbiamo una luce. Non siamo soli in questa questione, perché ci sono più paesi nell’Unione europea che hanno un problema simile".