Vaccino Covid, anche i medici non lo fanno più: "Soltanto 426 su 37mila", è polemica: "Però ai cittadini dite di farlo"

In regione Lazio solo l'1% tra medici, infermieri ed operatori socio-sanitari si sono vaccinati. Un numero esiguo, ma continua l'invito a farlo ai cittadini

Neanche i medici si vaccinano più, coloro i quali sono più esposti stando nei reparti ospedalieri. Il richiamo del vaccino Covid è stato consigliato prevalentemente ad anziani e fragili, anche se ci sono casi come negli Usa dove si è scelto di attuare un richiamo dai sei mesi in su. Nessuna esclusione. I camici bianchi "che devono proteggere i propri pazienti" come hanno sottolineato Oms Europa, Ecdc e Commissione europea, però non hanno preso l'invito alla lettera. Nella regione Lazio sono solamente 426 su 37mila ad essersi fatti le dosi. Praticamente più nessuno ormai ricorre al siero, generando tra i cittadini, ai quali viene comunque proposta l'inoculazione, un dubbio. Non serve più o hanno paura di eventuali reazioni avverse?

Vaccino Covid, anche i medici non lo fanno più: "Soltanto 426 su 37mila"

Tra i cittadini monta il dilemma, anche perché i medici sono quelli che stanno più spesso a contatto con potenziali pazienti contagiati. Un dubbio lecito, specie dopo che si è scoperto che a fronte di 10.768 medici, 23.777 infermieri e oltre 2.600 operatori socio-sanitari, sono in molti che non sono andati a vaccinarsi. Poco più dell'1%.

Ma se si aggiungono i sanitari che lavorano nel settore privato, medici di famiglia, pediatri di libera scelta e operatori delle Rsa la percentuale è da zero virgola. E pensare che in Regione si era data priorità proprio al personale sanitario.

Sempre Oms Europa, Ecdc e Commissione europea sostenevano come "mentre si va verso l’inverno, le persone che rimangono non protette contro Covid e influenza stagionale, soprattutto quelle più vulnerabili e a rischio, dovrebbero accettare qualsiasi offerta di vaccinazione".

Regione Lazio, priorità per medici e infermieri, ma il vaccino Covid non vuole farlo più nessuno

Era il 2 ottobre quando iniziava la campagna vaccinale dedicata a sanitari, fragili e caregiver. Nella prima fase veniva data priorità  agli operatori sanitari e sociosanitari di Asl, Aziende ospedaliere, policlinici universitari, e istituti di ricovero e cura a carattere scientifico. Ma anche professionisti delle Residenze sanitarie assistenziali e delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali. Inutilmente però.

Oggi invece parte la campagna dedicata alla vaccinazione per i cittadini con età superiore agli 80 anni e persone fragili, mentre dal 30 ottobre per le altre fasce della popolazione. Che adesso si chiedono se convenga farlo dato che neanche i medici danno loro l'esempio.

Il web a tal proposito pullula di commenti che fa notare la stranezza. E tra i cittadini romani si alza il coro: "Però a noi dite di farlo".