Maurizio Federico (ISS) al GdI: "Vaccino Covid, Pfizer e Moderna ammettono miocarditi e pericarditi ed effetti avversi fatali anche nel foglietto illustrativo e governo resta immobile"

Maurizio Federico, responsabile del Centro nazionale per la Salute globale dell'Istituto Superiore di Sanità in esclusiva per il Giornale d'Italia: "Questa omissione dei nostri attuali governanti fa il paio con quelle, seppur infinitamente più gravi, dei governi precedenti. Quindi, dobbiamo rassegnarci ad avere una classe politica destinata all'immobilismo dell'indifferenza?"

Maurizio Federico, responsabile del Centro nazionale per la Salute globale dell'Istituto Superiore di Sanità ha commentato al Giornale d'Italia la recente novità in ambito vaccino Covid, riguardante effetti avversi come miocarditi e pericarditi ammessi da Pfizer e Moderna nel loro foglietto illustrativo. Le due multinazionali sono state in prima linea sin da subito nella lotta al virus, ammettendo solo ora gli effetti collaterali del siero.

Premetto che le seguenti affermazioni sono esclusivamente frutto di convinzioni personali, e non riflettono in alcun modo la posizione dell’istituzione in cui presto servizio, l’ISS.

Negli ultimi aggiornamenti dei rispettivi foglietti illustrativi, Pfizer e Moderna ammettono la possibilità che il vaccino Covid provochi miocarditi e pericarditi potenzialmente fatali: "Aumento rischio miocarditi fatali, soprattutto dopo 2° dose, e tra maschi giovani".
Giustamente si reclama un organo di indagine (Commissione Parlamentare o altro) per accertare le omissioni e le nefandezze nella gestione della pandemia e delle campagne vaccinali, perpetrate soprattutto durante il governo Draghi. È ormai passato un anno da quando il Ministero della Salute ha cambiato gestione. Purtroppo già a settembre 2022 di effetti collaterali riferiti a questi vaccini se ne parlava con cognizione di causa. Sono ormai passati dodici mesi durante i quali, per quel che conta (praticamente nulla, evidentemente), ho personalmente reiterato inviti al Ministero della Salute a lanciare progetti di ricerca finalizzati allo studio degli effetti indesiderati dei vaccini anti-Covid. Effetti che, seppure limitati in percentuale, comunque riguardano tantissime persone, considerando che la stragrande maggioranza della popolazione italiana ha aderito alla campagna vaccinale. Purtroppo, da quel che mi risulta, nulla è stato neanche pensato, non dico fatto, per affrontare in maniera sistematica e scientifica lo studio degli effetti collaterali gravi da vaccini anti-Covid che, paradossalmente, sono ora anche ammessi dalle case farmaceutiche stesse.
Questa omissione dei nostri attuali governanti fa il paio con quelle, seppur infinitamente più gravi, dei governi precedenti. Quindi, dobbiamo rassegnarci ad avere una classe politica destinata all'immobilismo dell'indifferenza? O forse il problema è che, in mancanza di una competenza specifica appena accettabile, anche gli attuali dirigenti continuano a riferirsi agli stessi soggetti appartenenti ad organismi di controllo nazionali ed internazionali già abbondantemente delegittimati con le scelte fatte sotto la dirigenza di Speranza & co? Perché l’attuale “governance” sanitaria non ha il coraggio almeno di confrontare e valutare "seconde opinioni"? Professionisti in grado di offrirle non mancherebbero.

Chi è Maurizio Federico 

Il dott. Maurizio Federico, esperto virologo e responsabile del Centro Nazionale per la Salute Globale dell'Istituto Superiore di Sanità. Si è laureato nel 1982 in Scienza Biologiche all'Università di Roma La Sapienza (110 e lode). Dopo la laurea, Maurizio Federico ha svolto un internato presso il laboratorio di Virologia dell'Iss. E ancora: tra il 1985 e il 1992 è stato ricercatore presso il laboratorio di virologia dello stesso Istituto superiore di sanità; tra il 1992 e il 2005 è stato ricercatore di ruolo presso il Dipartimento di malattie infettive e parassitarie; dal 2006 ad oggi è direttore del reparto "Patogenesi e Retrovirus" presso il centro nazionale AIDS. E, infine, dal 2007 ad oggi anche Dirigente di ricerca presso il Centro Nazionale AIDS dell'Iss.

Di Maurizio Federico.