Vaccino Covid: "100mln di dosi scadute da buttare", dopo milioni di fiale distrutte in Svizzera anche la Spagna

Anche la Svizzera aveva ordinato una quantità di dosi esorbitante, circa quattro volte la sua popolazione, il che ha generato un eccesso di scorte difficili da smaltire a causa della ridotta domanda

La gestione delle scorte di vaccini anti-COVID-19 continua a essere un tema di rilevanza in Europa, con la Spagna in procinto di eliminare circa 100 milioni di dosi di vaccino, ritenute ormai obsolete. La decisione è stata presa dalla Commissione di Salute pubblica spagnola, sottolineando l'obsolescenza di questi farmaci di riserva, acquistati in anni precedenti.

Vaccino covid: "100mln dosi obsolete saranno buttate via", dopo milioni di fiale distrutte in Svizzera anche la Spagna

Nonostante il costo esatto di questi farmaci ormai inutilizzabili sia difficilmente quantificabile a causa della mancanza di trasparenza sugli accordi commerciali, il Ministero della Salute spagnolo aveva stanziato oltre 2,2 miliardi di euro per i vaccini nel 2021 e 2022, oltre ai 1,4 miliardi iniziali assegnati nel primo anno della pandemia.

Fonti ufficiali del ministero della Salute spagnolo hanno sottolineato che tali acquisti facevano parte di un approvvigionamento centralizzato dell'Unione europea e di accordi commerciali stipulati in un momento di incertezza sulla quantità di dosi necessarie. Tuttavia, la Spagna non è l'unico paese ad affrontare questo problema.

Surplus vaccino covid in Svizzera

In Svizzera, i magazzini sono strapieni di dosi di vaccino anti-COVID-19 inutilizzate. Patrick Durisch, esperto di politiche sanitarie presso l'ONG svizzera Public Eye, ha sottolineato che la Svizzera aveva ordinato una quantità di dosi esorbitante, circa quattro volte la sua popolazione. Tale sovrabbondanza di ordini ha generato un eccesso di scorte difficili da smaltire a causa della ridotta domanda e delle complesse trattative per donarle ai Paesi in via di sviluppo.

Attualmente, solo il 70% della popolazione svizzera ha ricevuto almeno una dose di vaccino, con un modesto aumento nel corso dell'ultimo anno. L'11,5% ha completato il richiamo nei sei mesi precedenti. Con la caduta della domanda di vaccini anti-COVID-19, la Svizzera e altri Paesi ricchi con scorte eccessive si trovano ad affrontare un eccesso di dosi ormai scadute, difficili da vendere o donare ai Paesi più bisognosi, a cui erano state originariamente destinate.

Nonostante la Confederazione svizzera dichiari di possedere una scorta "pronta all'uso" di 12,5 milioni di dosi e abbia confermato l'acquisto di altri 11,6 milioni nel 2023, alcuni parlamentari hanno espresso critiche sui voluminosi ordini di vaccini del paese. Nel giugno 2022, il Parlamento svizzero ha richiesto al Governo di annullare ordini per 14 milioni di dosi, riducendo la fornitura a metà.