Vaccini a mRNA, dall'Ue via libera all'acquisto di 325 milioni di dosi a 160 mln di € l'anno per prevenire future pandemie di Covid e altro: contratto anche con Pfizer

L’UE riserva un totale di 325 milioni di dosi all’anno in caso di emergenza sanitaria pubblica. Oltre a Pfizer sono coinvolte le spagnole di HIPRA e CZ vaccines e la società olandese Bilthoven Biologicals. Le dosi verranno prodotte in Belgio, Irlanda, Paesi Bassi e Spagna

L'Ue non molla e nonostante la pandemia di Covid sia alle spalle, ha appena firmato un contratto con quattro case farmaceutiche per assicurasi vaccini a mRNA per prevenire future pandemie. Pandemie di cui al momento non vi è traccia, però sembra che quanto accaduto negli ultimi tre anni abbia lasciato il segno in seno alla Commissione Europea che ora non vuole correre rischi, anche a costo di buttare fondi, come già successo per i vaccini anti-Covid. Le dosi verranno prodotte in Belgio, Irlanda, Paesi Bassi e Spagna.

Vaccini a mRNA, l'Ue acquista 325 milioni di dosi per 160 mln di € l'anno

All'interno delle aziende che produrranno questi vaccini è presente anche Pfizer in prima linea durante la pandemia di Covid. La multinazionale è di recente finita nella bufera per lo scandalo legato al caso degli sms tra il suo CEO Albert Bourla e Ursula von der Leyen, i quali avrebbero segretamente stipulato intese per 71 miliardi di euro per l'acquisto di 4,5 miliardi di dosi. Bruxelles anche a causa dell'eccessivo acquisto di dosi ed all'"aiuto" militare all'Ucraina, presenta un buco di bilancio di 66 miliardi.

L'accordo è stato stipulato dall'Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale (HaDEA) con quattro contraenti che istituiscono la rete FAB dell'UE. Oltre a Pfizer sono coinvolte le spagnole di HIPRA e CZ vaccines e la società olandese Bilthoven Biologicals. Queste aziende percepiranno ingenti somme di denaro anche se una nuova emergenza pandemica non si verificherà. Il loro compito principale sarà comunque quello di farsi trovare pronte per prevenire future pandemia. 

Ed ecco così l'impegno volto a produrre vaccini a mRNA già sperimentati durante il Covid, nonché di vettori virali e iniezioni a base di proteine. Per le quattro aziende contratto "a tempo indeterminato" da 160 milioni di euro all'anno. Tutto questo per malattie ad oggi inesistenti ma che Bruxelles crede possano diffondersi da un momento all'altro. Una mossa che dovrebbe scongiurare ulteriori restrizioni come già successo, coi tre anni di Covid scanditi da lockdown e dall'abbassamento di serrande di negozi ed aziende.

Il comunicato dell'Ue sulla produzione dei vaccini

"Per conto dell'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera), l'Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale (HaDEA) ha firmato un contratto quadro con quattro contraenti che istituiscono la rete Fab dell'Ue per capacità di produzione sufficienti e agili per diversi tipi di vaccini". In base ai termini del contratto, l'Ue si garantisce in due tempi. Durante la "fase di preparazione": i produttori farmaceutici "si riserva la capacità produttiva necessaria".

Le strutture "assicurano la loro costante prontezza a rispondere a una crisi mantenendole aggiornate assicurando che il personale sia formato e monitorando le loro catene di approvvigionamento, compreso lo stoccaggio ove necessario". Poi c'è la "fase di crisi" nel quale viene riconosciuto che è in corso "un'emergenza sanitaria pubblica" e quindi gli impianti di produzione "avvieranno rapidamente la produzione e consegneranno i vaccini secondo le scadenze fissate nei contratti di acquisto".