Maurizio Federico (ISS): "Vaccino Covid, inquietante il picco di mortalità a febbraio 2022, all'apice e in corrispondenza delle somministrazioni delle terze dosi. Inutili le misure di costrizione sociale come Green Pass, Super Green Pass ed obblighi vaccinali" - ESCLUSIVA
Già a maggio 2021 le evidenze scientifiche dimostravano l'inefficacia di questi vaccini. Inutili le misure di costrizione sociale come Green Pass, Super Green Pass ed obblighi vaccinali. Sorprendente, se non inquietante, il picco di mortalità nel febbraio 2022 quando è stata massima la somministrazione appena effettuata delle terze dosi, quindi nelle condizioni teoricamente di massima protezione. Anthony Fauci stesso ha ammesso che questi tipi di vaccini "have been largely unsuccessful"
Maurizio Federico, responsabile del Centro Nazionale per la Salute Globale dell'Istituto Superiore di Sanità (anche se le dichiarazioni sono state effettuate a titolo personale), ha commentato l'indagine realizzata da SWG con The European House - Ambrosetti, intitolata "Covid 3 anni dopo, dagli impatti sulla salute e sul SSN al contributo della vaccinazione. Ripartire dalla nuova normalità", e in particolare alcuni grafici e tabelle relative al periodo del Covid e all'"efficacia vaccinale" (studio realizzato con il contributo "non condizionante" di Pfizer).
Nella figure 1 e 3 riportate nel Report, basato su dati ISS, vengono dimostrate in maniera plastica le seguenti evidenze:
A. La diffusione del virus, tipicamente sviluppatasi ad ondate successive, non è stata minimamente intaccata dalla campagna vaccinale di massa. Notare il picco di contagi avvenuto nel gennaio-febbraio 2022, quanto la stragrande maggioranza degli italiani era già vaccinata. Del resto, i primi lavori scientifici che dimostravano l'inefficacia di questi vaccini nel contenere la diffusione del virus datavano maggio 2021 (Schwartz et al. Nature Medicine)
B. Parimenti irrilevanti sono state le misure di costrizione sociale come Green Pass, Super Green Pass ed obbligo vaccinale
Dobbiamo ormai dare per acquisite queste già ben note evidenze, e concentrarci invece sull'indagare se e quanto e attraverso quali meccanismi questi vaccini avrebbero salvato vite umane. L'evidenza in proposito al tempo ipotizzata per i soggetti a rischio infettati con la variante alfa ha perso di robustezza con l'evolvere delle varianti, fino a lasciare più di una incertezza riguardo i soggetti infettati con le varianti omicron, contro le quali è stato scientificamente provato che i nuovi vaccini bivalenti non offrono vantaggi.
In tema della protezione dalla "malattia severa" indotta da questi vaccini, è sorprendente, ed anche un po' inquietante, il picco di mortalità che si è evidenziato nel febbraio 2022 (figura 3) quando, come riportato dalla figura 10, è stata massima la somministrazione appena effettuata delle terze dosi, quindi nelle condizioni teoricamente di massima protezione della popolazione. Ovviamente, nessuna conclusione può essere tratta da queste statistiche di massa, ma il dubbio che, anche in termini di mortalità, il percorso del virus sia stato intaccato solo minimamente dalla campagna vaccinale resta.
D'altronde, è stato Anthony Fauci stesso che, su una review pubblicata su un top journal (Cell Host & Microbe), ha scritto nel gennaio 2023 che la somministrazione di questi tipi di vaccini "has been largely unsuccessful".
Il documento del Report realizzato da SWG e TEH - Ambrosetti:
Chi è Maurizio Federico
Dopo la laurea, Maurizio Federico ha iniziato con un internato presso il laboratorio di Virologia dell'Istituto Superiore di Sanità, divenendone ricercatore tra il 1985 e il 1992; tra il 1992 e il 2005 è stato ricercatore di ruolo presso il Dipartimento di malattie infettive e parassitarie; dal 2006 è responsabile del Centro Nazionale per la Salute Globale dell'Istituto Superiore di Sanità.
Si precisa che l'articolo è stato scritto a titolo personale.
Di Maurizio Federico