Vaccino Covid, miocarditi e pericarditi, Maurizio Federico (ISS) bannato da Facebook per aver condiviso l’articolo di Scienze Immunology su reazioni avverse

Il noto virologo si è scontrato con la piattaforma social che ha oscurato un articolo della rivista americana sui danni cardiaci da vaccino Covid. Intervenuto al Giornale d'Italia ha spiegato: "Censura tragicomica"

Facebook ha cancellato un post di Maurizio Federico, dirigente di ricerca presso il Centro Nazionale AIDS dell'Iss riguardo la prima pagina di un articolo scientifico internazionale pubblicato lo scorso 5 maggio su "Science Immunology", dal gruppo del prof. Lucas, della Yale University School of Medicine, New Haven, USA. Il virologo si è scontrato con il ban della piattaforma nonostante avesse solo condiviso tale articolo, che rivelava nuove scoperte sul mondo delle reazioni avverse da vaccino Covid, in particolare sul fatto che "miocarditi e pericarditi" siano "generate da insieme di fattori solubili (citochine) indotti dalla proteina Spike".

Maurizio Federico (ISS) bannato da Facebook: condivide articolo su vaccino Covid, miocarditi e pericarditi di Science Immunology

Una scoperta che di sicuro farà parlare ma sulla quale la piattaforma di Mark Zuckerberg ha da subito posto il veto. Federico, intervenuto al Giornale d'Italia ha replicato: "È vero che Facebook è una piattaforma social in mano a privati, sulla cui gestione quindi è difficile intervenire. È altrettanto vero, però, che censurare il contenuto di un articolo scientifico pubblicato su una delle maggiori riviste internazionali solo perché tratta di effetti diretti al cuore dei vaccini anti-Covid, sottolineando che un tale contenuto può generare violenza, risulta decisamente tragicomico". 

Il dottore, tramite un suo post sul social ha poi aggiunto che il post sarebbe stato oscurato perché "argomenti di questo genere possono generare violenza".

Chi è Maurizio Federico

Dopo la laurea, Maurizio Federico ha svolto un internato presso il laboratorio di Virologia dell'Iss. E ancora: tra il 1985 e il 1992 è stato ricercatore presso il laboratorio di virologia dello stesso Istituto superiore di sanità; tra il 1992 e il 2005 è stato ricercatore di ruolo presso il Dipartimento di malattie infettive e parassitarie; dal 2006 ad oggi è direttore del reparto "Patogenesi e Retrovirus" presso il centro nazionale AIDS. E, infine, dal 2007 ad oggi anche Dirigente di ricerca presso il Centro Nazionale AIDS dell'Iss.

Astratto dell'articolo di Science Immunology

Rara infiammazione del tessuto cardiaco immuno-mediata può verificarsi dopo la vaccinazione, anche dopo i vaccini mRNA SARS-CoV-2. Tuttavia, i sottostanti meccanismi cellulari e molecolari immunitari che guidano questa patologia rimangono poco conosciuti. Qui, abbiamo studiato un numero di pazienti che hanno sviluppato miocardite e/o pericardite con troponina elevata, peptide natriuretico di tipo B e livelli di proteina C-reattiva, nonché anomalie cardiache poco dopo la vaccinazione dell'mRNA SARS-CoV-2. Contrariamente alle prime ipotesi, i pazienti non hanno mostrato caratteristiche di miocardite da ipersensibilità, né hanno esagerato risposte anticorpali specifiche o neutralizzanti SARS-CoV-2 coerenti con un meccanismo umorale iperimmune. Inoltre, non abbiamo trovato prove di autoanticorpi mirati al cuore. Invece, la profilazione sistematica imparziale del siero immunitario ha rivelato aumenti delle interleuchine circolanti (IL-1β, IL-1RA e IL-15), delle chemochine (CCL4, CXCL1 e CXCL10) e delle metalloproteasi della matrice (MMP1, MMP8, MMP9 e TIMP1). La successiva profilazione immunitaria profonda utilizzando l'RNA unicellulare e il sequenziamento del repertorio delle cellule mononucleate del sangue periferico durante la malattia acuta ha rivelato l'espansione delle cellule T citotossiche CXCR3 + attivate e delle cellule NK, entrambe fenotipicamente simili a cellule killer guidate da citochine. Inoltre, i pazienti hanno mostrato segni di monociti CCR2+ CD163+ infiammatori e profibrotici, associati a CD163 sierosolubile elevato, che possono essere collegati all'enhancement tardivo del gadolinio alla risonanza magnetica cardiaca, che può persistere per mesi dopo la vaccinazione. Insieme, i nostri risultati dimostrano l'up-regolazione delle citochine infiammatorie e dei corrispondenti linfociti con capacità di danno tissutale, suggerendo una patologia dipendente dalle citochine, che può essere ulteriormente accompagnata da fibrosi cardiaca associata a cellule mieloidi. Questi risultati probabilmente escludono alcuni meccanismi precedentemente proposti della miopericardite associata al vaccino a mRNA e ne indicano di nuovi rilevanti per lo sviluppo del vaccino e la cura clinica.