Vaccino covid, in Australia class action contro il Governo. 500 le persone che hanno aderito
500 australiani hanno aderito ad una class action contro il Governo ed altri organi istituzionali per la questione dei danni provocati dal vaccino del covid-19. A guidarli è l'Avvocato Natalie Strijland
In Australia la prima class action al mondo contro il Governo e diversi organi statali e sanitari per chiedere un rimborso per i danni provocati dalla vaccinazione covid 19. A guidarla è l’avvocato Natalie Stijland, che invita chiunque abbia avuto reazioni avverse al vaccino a farsi avanti. Finora il Programma di risarcimento federale per i danni da Vaccino ha già pagato 7,3 milioni di dollari a 137 persone, ma, denunciano gli organizzatori della class action, non è abbastanza.
In Australia 500 persone hanno aderito alla prima class action al mondo contro i danni da vaccino
Sono circa 500 gli Australiani che alla data del 29 aprile hanno aderito ad una class action contro il proprio Governo nazionale. Motivo dell’azione legale collettiva, chiedere un risarcimento per tutte le persone che hanno subito reazioni avverse dopo l’inoculazione dei vaccini Covid. Diverse le accuse mosse, oltre che al Governo, alla Therapeutic Goods Administration (TGA), al Dipartimento per la Cura della Salute e dell’Anzianità e a diversi funzionari amministrativi a tutti i livelli. Si parla in particolare di negligenza nell’approvazione e nel monitoraggio dei vaccini, violazione dei doveri di statuto e illecito in pubblico ufficio. La class action è stata depositata presso il registro della corte federale di New South Wales.
Stando a quanto riferisce l’accusa, gli imputati avrebbero approvato le politiche vaccinali “senza alcuna base probatoria o logica adeguata o ragionevole per determinare ragionevolmente che i vaccini siano sicuri, efficaci e in possesso di un profilo rischio-beneficio positivo”.
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Una nota dell’avvocato Natalie Strijland, che ha intentato la causa, recita: “L’azione sosterrà che la Therapeutic Goods Administration non ha adempiuto al proprio dovere di regolamentare adeguatamente i vaccini COVID-19, con conseguenti danni e danni considerevoli per gli australiani”. Strijland ha quindi invitato chiunque avesse riscontrato sintomi avversi dopo la vaccinazione a farsi avanti: “Gli australiani che hanno subito un grave evento avverso in seguito alla vaccinazione contro il COVID-19 sono invitati a farsi avanti e registrarsi per questa class action”.
Per il momento nessun commento da parte delle istituzioni del Paese, solo un portavoce del Dipartimento della Salute ha affermato che il Governo “è a conoscenza della causa. Poiché la questione è all’esame del tribunale, tuttavia, non è opportuno commentare ulteriormente”.
Nel frattempo un medico generico australiano, la dottoressa Melissa McCann, ha raccolto con una campagna di crowfunding più di 100 mila dollari per sostenere l’azione legale. Secondo McCann, la class action è fondamentale: “Il programma federale australiano di risarcimento per lesioni da vaccino (ndr. Covid-19 Vaccine Claims Scheme) non è, semplicemente, adatto allo scopo. Anzi, ha lasciato molti australiani danneggiati dal vaccino abbandonati senza alcun sostegno”. Al 12 aprile, data dell’ultima rilevazione, il programma federale aveva ricevuto più di 3500 richieste di rimborso. Di queste, 137 sono state pagate (con un rimborso di 7,3 milioni di dollari), 696 respinte e 2263 in corso di valutazione