Vaccino Covid, Tania Bertelli accusa: "Indennizzo per la pericardite ma non per l'infarto e la neoplasia"

La donna di 53 anni dopo la somministrazione della prima dose ha cominciato ad accusare alcuni effetti collaterali, quali la comparsa di cicatrici su tutta la pelle

Un nuovo caso di reazioni avverse al vaccino per il Covid è emerso in questi giorni. La vittima si chiama Tania Bertelli e la sua storia è stata divulgata da "Danni collaterali", associazione nata proprio con lo scopo di fornire assistenza medico-legale e sostegno psicologico ai danneggiati da vaccino.

La somministrazione del vaccino Covid e gli effetti collaterali su Tania Bertelli 

Il caso si è aperto quando, dopo la somministrazione del vaccino Moderna, la Bertelli aveva accusato la comparsa di numerose cicatrici sulla sua pelle. La storia di questa donna di 53 anni rappresenta uno di quei rarissimi casi in cui in Italia è stato riconosciuto il nesso causale del danno da vaccino.

Straziante la storia raccontata dalla Bertelli. Inizialmente si era detta favorevole al vaccino. Ma due settimane dopo la prima ed unica somministrazione la sua pelle si era ricoperta di macchie rosse. Di qui in poi, una rapidissima escalation. In pochi giorni compaiono i sintomi del vomito, della tosse secca e dei dolori al braccio. Continuano le pene della donna finché a gennaio finisce al pronto soccorso per trombosi con infarto del miocardio. Oggi la sua opinione è radicalmente differente.

“Non c’è in letteratura che questo vaccino possa accelerare una mutazione genetica e provocare tumori”, ha risposto la Commissione medica ospedaliera incaricata di effettuare l’accertamento sanitario, quando le è stato comunicato il fatto che la donna avesse avuto anche un infarto e l'esplosione di una neoplasia mieloproliferativa cronica.

"Nella maggioranza dei casi si tratta di una mutazione acquisita, non ereditaria. Potrebbe essere stato il vaccino ad attivarla? Nessuno lo esclude e bisognerebbe ammetterne la possibilità, perché si tratta di un tumore raro del sangue, una patologia primaria del midollo osseo che non lascia molte speranze", ha spiegato Tina a La Verità. La donna ha ricevuto un indennizzo per la pericardite dopo le cicatrici ma non per l'infarto la neoplasia mieloproliferativa cronica. Oggi non ha più le forze per camminare da sola e continua il suo percorso di chemioterapia nel reparto di oncologia.