Inchiesta Covid Bergamo, Pierpaolo Sileri: “Lettere anonime, minacce e intrusioni nel mio ufficio al Ministero”

Le dichiarazioni davanti ai Giudici: giustizia non verrà fatta ma la Verità inizia a emergere

“La dignità nata dall'emozione” (George Orwell, 1984)
Se c’è un volto che rappresenta in maniera perfetta la falsità della narrazione pandemica, è quello di Pierpaolo Sileri. Proctologo di Stato, ci ha messo la faccia, andando in TV a battibeccare con Vanni Frajese. Mentre quest’ultimo - correttamente – affermava che i vaccini fossero stati autorizzati in via d’emergenza e d’urgenza senza il completamento dei trial necessari per l’ottenimento dell’autorizzazione in via definitiva, Sileri ribatteva che erano falsità. Risultato: Vanni Frajese sospeso dal proprio Ordine di appartenenza.
Ci vuole un certo non so che per presentarsi – pochi mesi più tardi – davanti a un Giudice ad affermare di avere ricevuto “Lettere anonime, minacce e intrusioni nel mio ufficio al Ministero”, per scaricare tutte le responsabilità sul Ministro Roberto Speranza.
Leggendo l’estratto delle conversazioni tra il direttore dell’AIFA Magrini e il capogabinetto del ministro Speranza, Zaccardi pubblicato su “La Verità”, persino un avvocato da sempre garantista come me rabbrividisce. Ma i processi si fanno in Tribunale, la Magistratura in questo Paese è il braccio della politica e le Commissioni Parlamentari si fanno per insabbiare: non sono ottimista!
Giustizia non verrà fatta, ma la Verità inizia a emergere.
Frajese sospeso per avere detto la Verità, Pierpaolo Sileri compiaciuto di averla taciuta. Così va il mondo e il riassunto migliore lo ha fatto Lucia Ronzulli: in sintesi, scurdàmmoce ‘o passato, simmo ‘e Napule paisà.
Fare la pace, perdonare, non indagare. Tipicamente italiano. Come dopo la caduta del fascismo.
Pierpaolo Sileri e Lucia Ronzulli: due facce della stessa medaglia.
Qual è il messaggio che la nostra Magistratura vuole lasciare? Quello che l’Italia è un Paese di bastardi voltagabbana che mentono, violano diritti umani e costituzionali, emanano protocolli criminali che causano una strage, firmano contratti che neppure hanno letto, mandano lettere anonime, spiano e minacciano persino i Sottosegretari e la fanno franca?
“Abbiamo creduto nella scienza”, ha dichiarato Luciana Sciarra, Presidente della Corte Costituzionale. Ne prendiamo atto. Noi non crediamo più nella Magistratura.
Del resto, da anni non crediamo più alle balle dei media nazionali, alla politica, al mercato che è un parco giochi per il Deep State, alla medicina come la intende Anthony Fauci, all’OMS finanziata dal filantropo Bill Gates, alla Quarta Rivoluzione Industriale del Forum di Davos, all’Aspen Institute che ha indottrinato Giorgia Meloni, alla Trilateral che – come già scrisse dalla prigionia Aldo Moro – è la Spectre di David Rockfeller e a chi davanti ai Giudici fa la vittima.
Mentre i cattolici citano le profezie dell’Apocalisse, i marxisti quelle di Marx sulla fase terminale del capitalismo, i neocon Victoria Nuland e suo marito Robert Kagan, portano avanti il “Progetto per un nuovo secolo americano” e il resto del mondo si riorganizza contro l’Occidente impazzito, io sarei già contento se qualcuno domandasse scusa a Vanni Frajese, a chi ha pianto i propri morti uccisi dal protocollo tachipirina e vigile attesa, a chi è stato sospeso dal lavoro e ai tantissimi invisibili che hanno patito reazioni avverse ai vaccini a mRNA, ai russofoni bombardati dagli ucraini dal 2014 nell’indifferenza generale, al mezzo milione di morti sacrificati per interessi egemonici e imperialistici di criminali che da Washington dettano l’agenda del mondo.
Ho orrore di tutto, provo un disgusto e un’amarezza che nulla può lenire.
La negazione della Verità è il primo passo verso il totalitarismo transumanista. Come in 1984 di George Orwell, piccoli fact-checker riscrivono la Storia (e ora persino la letteratura) a uso e consumo di un’umanità sempre davanti ai propri schermi, altrove, in un mondo che già somiglia sinistramente al metaverso e non sa più distinguere il Vero dal falso.
Il tessuto sociale è lacerato – temo per sempre – dalla totale assenza di moralità che è emersa in questi tre terribili anni.
Altrove le persone vanno in piazza: servirà, non servirà, è presto per dirlo. Qui invece ci si sfoga scrivendo sui social: una dissidenza virtuale che non ha alcun effetto nel mondo reale. Uniamoci prima che sia tardi, abbandoniamo gli autoproclamati leader che non sono stati neppure capaci di costituire un soggetto politico unitario, incontriamoci davvero, in carne e ossa e facciamoci vedere anche da quelli che non hanno ancora capito nulla, che girano con la mascherina ed eleggono Roberto Speranza.
La nostra dignità è nata dall'emozione (una cosa che l'intelligenza artificiale ignora). Siamo esseri umani indignati.
Nessuno verrà a salvarci, iniziamo a rimboccarci le maniche o moriremo nella società peggiore, più distopica che la fantasia umana abbia mai partorito.
di Alfredo Tocchi, 21 marzo 2023