Vaccino Covid, nuovo report Ema: reazioni avverse a 5,3 milioni in Europa, decessi a 50k. Numeri choc, peraltro sottostimati
Nel report Eudra (Ema) di fine febbraio 2023, rispetto a dicembre 2022, gli effetti avversi sono aumenti di 3,5 volte e i decessi di 5 volte
L'ultimo report Ema (l'Agenzia europea per i medicinali) - Eudra Vigilance che riporta gli effetti collaterali dopo la somministrazione di vaccino Covid evidenzia che dall'inizio della campagna vaccinale al 25 febbraio 2023 sono state segnalate dai cittadini, solo in Europa, 50.663 decessi e 5.315.063 di reazioni avverse. Rispetto al rapporto precedente (pubblicato nel dicembre 2022), si nota dunque una crescita di 3,5 volte per quanto riguarda i morti e di 5 volte per le reazioni avverse. La tabella che rende noti tali numeri è frutto dei dati raccolti da Eudra, piattaforma europea di elaborazione dati e sistema di gestione per la segnalazione e la valutazione di sospette reazioni avverse a medicinali autorizzati. Si tratta dunque di un sistema di segnalazione passivo.
Vaccino Covid, nuovo report Ema: 5,3 milioni di reazioni avverse e oltre 50k decessi
Sono ancora tanti i dubbi e le incertezze a proposito del vaccino Covid usato in Italia, in Europa e in tutto il mondo per cercare di sconfiggere il virus. In particolare, nella tabella si contano oltre 50mila decessi e 5,3 milioni di reazioni avverse al siero. Nello specifico, sono state segnalate:
- Per il vaccino Pfizer-Biontech 2.791.618 reazioni avverse e 24.360 decessi
- Per Moderna 972.187 reazioni avverse e 13.062 decessi
- Per Astrazeneca 1.411.144 reazioni avverse e 9858 decessi
- Per Janssen 100 80.764 reazioni avverse e 3382 decessi
- Per Novavax 4288 reazioni avverse, 1 decesso
- Per Valnena 58 reazioni avverse
- Per Vidprevtyn Beta 4 reazioni avverse
Abbiamo a questo punto contattato Eudra, Ema e Emer Cooke (direttrice dell'Ema) per chiedere maggiori informazioni riguardo tali numeri. L'ufficio stampa di Ema ci ha rimandato ad un link (www.adrreports.eu) che, in sostanza, conferma questi numeri.
Si tratta di numeri davvero impressionanti che, tuttavia, forniscono dei dati solo parziali e sottostimati fino a dieci volte. Questo per quattro ragioni. La prima è che ancora in tantissimi non segnalano gli effetti collaterali post vaccino. La seconda è che, anche volendo segnalare, è molto complicato capire dove fare la segnalazione, come farla pervenire e non si ha riscontro dell'avvenuto recepimento della stessa. Il terzo è legato al fatto che il grosso della campagna vaccinale è stato già effettuato, quindi l'intervallo tra la data del vaccino e la manifestazione dell'effetto tende ad allungarsi. Questo rende più difficoltoso il nesso causa-effetto. Infine la quarta ragione è che l'EudraVigilance, quindi l'Ema, è finanziata per l'86% dalle stesse aziende farmaceutiche.
Vaccino Covid: lo scambio di mail tra Il Giornale d'Italia e l'Ema
A maggio 2022 noi avevamo iniziato a pubblicare i report Ema che riportavano le segnalazioni di reazioni avverse fatte dai cittadini europei dopo aver ricevuto almeno una dose di vaccino Covid. I dati avevano subito mostrato una situazione alquanto preoccupante poiché, dall'inizio della campagna vaccinale (che ha preso il via il 27 dicembre 2020), in tutta Europa, solo in quel rapporto, erano state segnalate 1,3 milioni di reazioni avverse e 11mila morti.
E, per ogni mese, fino a dicembre 2022, la stessa Ema aveva continuato a rendere noti questi numeri sul proprio sito. Poi con l’arrivo del 2023 ha smesso. A questo punto allora noi avevamo contattato l'ufficio stampa, chiedendo di continuare cortesemente a fornirci i dati per informare e tenere aggiornati i nostri lettori, ma le nostre richieste erano rimaste inascoltate. L’ufficio stampa ci ha di recente rimandato al sito del Prac, il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza, il quale tuttavia riporta i numeri in modo più vago.
Più volte abbiamo inoltre chiesto all'Ema di fornirci dei dettagli riguardo queste segnalazioni di reazioni avverse, ma le risposte che abbiamo ricevuto sono spesso state generiche. Ci hanno sempre rimandato ai medesimi siti istituzionali.