Venerdì, 24 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Vaccino Covid ai bambini e miocarditi, la proteina Spike è la causa: "Resta libera nel plasma" - Lo studio

Rilevati alti livelli di proteina Spike nei giovani vaccinati contro il Covid che hanno avuto come reazioni avverse miocarditi. "Nei bambini che sviluppano la miocardite la proteina Spike resta libera senza legarsi agli anticorpi neutralizzanti": lo studio è stato condotto dall'Università di Harvard e dal Mit

06 Gennaio 2023

Vaccino ai bambini, studio Iss conferma: "Inefficace al 71%"

La causa delle miocarditi sviluppate da alcuni giovani dopo la somministrazione del vaccino a mRNA contro il Covid-19 consiste negli alti livelli di proteina Spike libera nel plasma. È quanto emerge da uno studio condotto dall'Università di Harvard e dal Massachusetts Institute of Technology (Mit) su alcuni casi rilevati nella fascia d’età compresa fra i 12 e i 21 anni.

Vaccino Covid, la proteina Spike nel plasma provoca miocarditi

La presenza persistente, ad alti livelli, della proteina Spike libera nel plasma risulta essere all’origine delle miocarditi osservate su alcuni giovani nella fascia d’età compresa fra 12 e 21 anni in seguito alla vaccinazione anti Covid-19 con i vaccini a RNA messaggero (mRNA). Lo indica, come riporta l'Ansa, la ricerca pubblicata sulla rivista Circulation e condotta da Harvard Medical School e Istituti Wyss, dell'Università di Harvard e del Massachusetts Institute of Technology (Mit).

Lo studio è stato condotto su un ristretto numero di casi rilevati nel periodo compreso fra il gennaio 2021 e febbraio 2022. Gli autori della ricerca, coordinata da Lael M. Yonker del Massachusetts General Hospital, osservano che “comprendere i meccanismi immunopatologici associati alle miocarditi post-vaccino aiuterà a migliorare lo sviluppo di futuri vaccini contro le malattie da coronavirus”.

I 16 giovani sui quali è stata condotta la ricerca, 13 dei quali maschi, avevano un’età media di 16 anni e su tutti è stata condotta un’immunoprofilazione. Per ognuno di essi, come per i 46 coetanei sani, sono stati analizzati i valori relativi a citochine, anticorpi contro la proteina Spike del virus SarsCoV2, al dosaggio della proteina Spike nel plasma e al dosaggio dei linfociti T. È emerso così che l’unica differenza fra i vaccinati sani e i vaccinati con la miocardite era la presenza persistente ad alti livelli della proteina Spike libera nel plasma.

“Questo significa che la proteina non è legata agli anticorpi neutralizzanti che circolano nel sangue, che nei bambini e nei giovani adulti non si sono formati dopo la prima dose”, osserva il virologo Francesco Broccolo, dell’Università del Salento. “Negli adulti che hanno fatto la seconda dose del vaccino – spiega ancora l’esperto – la risposta immunitaria è più forte e gli anticorpi riescono a legare la proteina S mentre nei bambini che sviluppano la miocardite la proteina Spike resta libera senza legarsi agli anticorpi neutralizzanti”. Da studi in vitro precedentemente pubblicati sembrerebbe che sia proprio la proteina S libera a danneggiare i periciti cardiaci e l'endotelio, attivando l'infiammazione che sta alla base della miocardite". "Grazie a questa ricerca - conclude Broccolo – adesso è possibile avere una comprensione, almeno parziale, delle miocarditi post-vaccino nei bambini”.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x