Vaccino Covid, Aifa davanti al Tar del Lazio il 2 dicembre 2022: dovrà mostrare i dati su efficacia e sicurezza del siero

L'associazione IDU, (Istanza diritti umani), insieme a Dus (Diritti umani e salute, di Roma), aveva chiesto documenti all'Aifa e all'Ema che dimostrassero la sicurezza e l'efficacia dei vaccini anti-Covid, che però non sono mai arrivati. Ma il regolamento europeo parla chiaro

Il 2 dicembre 2022 è la data dell'udienza fissata dal Tar del Lazio per il procedimento contro Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco. "Un primo grande traguardo" - sostengono le persone - dopo la deposizione degli atti fatta lo scorso luglio dall’avvocato Andrea Oddo dell’associazione IDU, (Istanza diritti umani) insieme a Dus (Diritti umani e salute, di Roma) e dopo l'istanza cautelare depositata sempre dal legale. 

Vaccino Covid, Aifa davanti al Tar del Lazio il 2 dicembre 2022: dovrà mostrare i dati su efficacia e sicurezza del siero

Diversi mesi fa l'avvocato Andrea Oddo aveva richiesto all'Aifa alcuni documenti che dimostrassero la sicurezza dei vaccini usati in Italia e nel mondo contro il Covid-19. Documenti che però non sono mai arrivati. Da qui la presentazione da parte dell’associazione Istanza diritti umani di una querela alla Procura di Roma contro l'Agenzia.

Alla richiesta del legale infatti, il team di Aifa rispose di "non essere in possesso di tali documenti" e scaricò le responsabilità sull'Ema, agenzia europea del farmaco. Sottolineò poi che tali dati, in ogni caso, "erano di proprietà delle cause farmaceutiche coinvolte nel processo produttivo dei vaccini anti-Covid".

Dopo diversi mesi l'Ema, contatta sempre dall'avvocato e dall'associazione, rispose che non avrebbe comunque fornito tali documenti. Però i più attenti fanno notare che il regolamento europeo afferma che, alla messa in commercio di prodotti sperimentali, deve seguire un iter ben definito che serve ad ottenere la Conditional Marketing Authorization o CMA. 

Di fronte a questa situazione, il legale ha fatto dunque ricorso al Tar del Lazio. L'avvocato ha sostenuto: "L'Aifa deve essere obbligata a mostrare i dati che sono sicuramente in suo possesso perché non solo sono di rilevanza pubblica ma sono anche la conditio sine qua non che questi farmaci possono essere immessi sul mercato".