Vaccino Covid e antinfluenzale, il virus sparisce e arriva l’influenza: ma il siero di Pfizer diventa 2 x 1

L'azienda farmaceutica passata agli onori delle cronache per aver ammesso di non aver "testato la trasmissibilità del vaccino" anti-covid non lascia ma raddoppia

Se il virus non c'è più ecco che arriva l'influenza e l'opportunità di combinare due cose in una. È quello che ha in mente Pfizer, la casa farmaceutica che nell'ultimo periodo ha fatto parlare di se per aver ammesso davanti ai vertici europei di non aver testato la "trasmissibilità del vaccino" anti-covid. Così la multinazionale di Bourla, non lascia ma rilancia. Al via i test clinici sul vaccino unico contro Covid-19 e influenza.

Vaccino Covid e antinfluenzale: Pfizer non lascia ma raddoppia

Sia Pfizer che il suo partner tedesco Biontech hanno comunicato di aver avviato la fase 1 sul prodotto sperimentale a mRna: questo dovrebbe combinare in un'unica dose sia il vaccino antinfluenzale quadrivalente con il bivalente anti-Covid, quest'ultimo aggiornato alle varianti Omicron 4 e 5. C'è da ricordare come anche il vaccino aggiornato sulle ultime varianti sia arrivato in netto ritardo rispetto all'uscita delle stesse.

Lo studio verrà condotto negli Stati Uniti e vedrà circa 180 partecipanti con un età compresa tra i 18 e i 64 anni. Qui si valuterà principalmente la sicurezza, la tollerabilità e l'immunogenicità del nuovo siero progettato da Pfizer, che come detto ha la funzione "due in uno". Un periodo di osservazione per ogni reclutato è stimato in 6 mesi.

Pfizer ha giustificato così la scelta di passare ai test di un vaccino in grado di coprire sia il covid che l'influenza. "La flessibilità e la velocità di produzione della tecnologia a mRna hanno dimostrato che è adatta per altre malattie respiratorie. L'azienda ritiene che un vaccino unica possa "semplificare le pratiche di immunizzazione contro due patogeni respiratori" come gli agenti di Covid-19 e antinfluenzali, favorendo "una migliore diffusione della vaccinazione per entrambe le malattie". 

Janine Small, dirigente di Pfizer, apparsa in audizione Ue al posto del ceo dell'azienda Albert Bourla, ha da poco confermato che l'azienda non ha portato avanti test sulla trasmissibilità del vaccino, motivando la scelta con la frase "dovevamo andare veloci". Un'onda di critiche ha travolto l'azienda, con il ceo che deve ancora rispondere sui messaggi scambiatisi con von der Leyen riguardo l'acquisto di 4,5 miliardi dosi.

Di Ivan Vito