Obbligo vaccinale over 50 sul lavoro in Italia, fino a quando: data chiave 15 giugno

L'obbligo vaccinale in vigore dallo scorso 8 gennaio scadrà fra due settimane, il 15 giugno, e a quanto sembra il governo non ha intenzione di prorogarlo: ma c'è un'eccezione

L'obbligo vaccinale sul lavoro in Italia previsto per gli over 50 è nato con un orizzonte preciso: la data chiave è il 15 giugno. La legge che prevede l'obbligo vaccinale è entrata in vigore lo scorso 8 gennaio sotto forma di decreto, poi convertito lo scorso marzo, e sin dalla sua istituzione ha previsto una data di scadenza: il 15 giugno. A quanto pare su questo non ci saranno ripensamenti da parte del governo che non ha in calendario discussioni per approvare una proroga. Gli italiani, dunque, si preparano ad abbandonare l'obbligo di vaccinazione fra due settimane. Del resto, il trend dei contagi è in costante calo da settimane e proprio il 30 maggio si è fatto registrare il numero più basso di contagi, poco più di 7500. 

Obbligo vaccinale over 50 sul lavoro in Italia: data chiave 15 giugno

Tutti i lavoratori, incluso il personale scolastico e le forze dell'ordine, potranno quindi tornare a svolgere liberamente la propria professione senza dover dimostrare di essersi sottoposti all'iniezione contro il Covid. Solo per alcune categorie professionali la situazione resterà immutata per tutto il 2022, ossia i lavoratori del sistema sanitario. Ma questo si sapeva da tempo e anche qui non si registrano novità all'orizzonte. 

Persino un governo che si è caratterizzato, come il precedente Conte due, per un atteggiamento estremamente cauto e prudente sulla gestione della pandemia da Covid, ha ritenuto opportuno non prolungare l'obbligo di vaccinazione che sarebbe suonato come un'imposizione inutile: chi ha voluto vaccinarsi lo ha già fatto e chi si è sempre opposto anche in questi mesi di obbligo continuerà a portare avanti questa scelta.

Obbligo vaccinale over 50: sono più di 3 milioni gli inadempienti

In più siamo ormai entrati nella stagione estiva, con tutto quello che ne consegue in termini di convivenza col virus. E infatti i numeri sono lì a dimostrarlo.I dati mostrano che già nelle scorse settimane il quadro è migliorato sotto il profilo dei contagi e delle ospedalizzazioni: il 30 maggio, per fare un esempio e tenendo presente che si trattava di un lunedì, i contagi registrati sono stati solo 7500, il dato più basso dell'anno.

Bisogna però sottolineare come l'adesione dei cittadini sia stata soddisfacente solo in parte: ad oggi sono 3 milioni e 300mila gli italiani over 50 non in regola, il 12% del totale. Di questi, un milione e 700mila non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, 280mila hanno fatto solo una dose e un milione e 200mila cittadini non hanno fatto la dose booster. Sono loro, oltre ai lavoratori under 50 obbligati però a vaccinarsi per la professione svolta, che in parte hanno già ricevuto e continueranno a ricevere la sanzione prevista da 100 euro