Secondo L'Aifa nel 2021 ci sono stati "solo" 22 morti per reazioni avverse al vaccino: ma molti decessi "sospetti" sono indeterminati (30,2%) o inclassificabili (8,1%)
L'Aifa pubblica il rapporto sulle reazioni avverse ai vaccini. Altri 22 morti sicuramente causati dalle iniezioni (7 in più dello scorso anno), ma il 40% dei casi gravi non viene esaminato
Secondo l’ultimo rapporto dell’Autorità del farmaco in Italia (Aifa), sono state segnalate 117.920 reazioni avverse al vaccino contro il Covid su 108 milioni di dosi distribuite, l’83% di queste sono non gravi. Sarebbero poi 22 i casi di decesso in cui è stata dimostrata una correlazione con il virus (7 in più dell'anno passato). È quanto emerge dal primo Rapporto annuale sulla sicurezza dei vaccini anti Coronavirus, realizzato da Aifa relativo al periodo dal 27 dicembre 2020 a 26 dicembre 2021. Numeri bassi, certo, sia quelli delle reazioni avverse sia in generale quelli dei morti. Tuttavia il 40% dei casi gravi non verrebbe esaminato e mancherebbero le autopsie su molti decessi "dubbi".
L'Aifa: "solo" 22 morti per reazioni avverse al vaccino
Le segnalazioni avverse riguardano soprattutto il vaccino di Pfizer (68%), che è stato quello più utilizzato e solo in minor misura AstraZeneca (19,8%), Moderna (10,8%) e J&J (1,4%). Per tutti i vaccini gli eventi avversi più segnalati sono stati febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari/articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea.
L'Aifa in seguito ha parlato del numero dei decessi correlati alla somministrazione del vaccino contro il Covid 19. In un anno, su 758 morti segnalate dopo il vaccino, i decessi correlati alla somministrazione sarebbero stati 22, pari a circa 0,2 casi ogni milione di dosi somministrate. Tuttavia, a quanto pare, non su tutti i decessi è stata autorizzata un'autopsia. Inoltre, come scrive La Verità, è stato confermato che i giovani inoculati con i farmaci a mRna sono più esposti a reazioni serie. Le rilevazioni, però, si fermano a dicembre. Prima dunque che partisse la campagna vaccinale ai più piccoli, sui quali sembrano mancare precedenti statistiche.
Sempre come dice La Verità, inoltre, gli effetti collaterali andrebbero confrontati con il numero di persone vaccinate e non con il numero di punture che queste hanno ricevuto. Le persone che si sono immunizzate in Italia sono all’incirca 48
milioni, dunque, le 109 segnalazioni andrebbero riferite a questa base e non al numero di volte che le stesse persone
sono state vaccinate. In questo caso la percentuale cambia perché significa che un italiano ogni 500 ha segnalato una reazione avversa. La maggioranza di questo sono state lievi: febbre, raffreddore e tosse. Tuttavia, si sono state altre
19.000 segnalazioni, classificate dalla stessa Aifa come gravi e perle quali si sospetta una correlazione diretta con il vaccino.
Veniamo, infine, ai morti. Si sono registrati, l'anno scorso, 22 decessi direttamente correlabili al vaccino. Le segnalazioni di decessi sono state però 758, 352 riguardano donne e 399 uomini. Tuttavia, una valutazione del nesso di causalità con l’algoritmo porta a ridurre il numero delle vittime a 580. Di queste, nel 57,9% dei casi non avrebbe correlazione con il vaccino, mentre per la percentuale restante le cause sarebbero indeterminate (30,2%) o inclassificabili (8,1%). Infine, per quanto riguarda i 178 casi esclusi dall’algoritmo, l’Aifa è in attesa di ulteriori informazioni per valutare la correlazione.