Con degli elettrodi nel midollo spinale torna a camminare, la storia di Michel Roccati
Michel Roccati è tornato a camminare grazie a degli elettrodi impiantati nel midollo spinale. Da quattro anni era paralizzato dalla vita un giù a causa di un incidente in moto
Quattro anni fa era rimasto paralizzato dopo un incidente, ma ora grazie a degli elettrodi impiantati nel midollo spinale Michel Roccati è tornato a camminare. Assieme ad altri due pazienti, l'uomo fa parte della sperimentazione di un gruppo di studio internazionale coordinato dal Politecnico di Losanna (Epfl), avente come obiettivo proprio il recuperò della mobilità nelle persone paraplegiche. Grazie a questa nuova ricerca ora Roccati riesce a camminare (con l'aiuto di un deambulatore), nuotare e persino ad andare in bicicletta, ma il percorso è solo all'inizio e non è escluso che in futuro possano esserci altri miglioramenti: "Ogni giorno miglioro io e il sistema".
Torna a camminare con degli elettrodi nel midollo spinale
Il punto di svolta per Roccati è arrivato nell'agosto del 2021, quando si è sottoposto a un intervento chirurgico per l'impianto di alcuni elettrodi nel midollo spinale e di un dispositivo nell'addome. È con quest'ultimo che è possibile raccogliere i dati in arrivo da un apposito tablet esterno, che seleziona le diverse tipologie di movimento scelto. Il dispositivo bypass presente nell'addome è collegato alle radici nervose dorsali, che fornendo informazioni sensoriali alla colonna vertebrale consentono all'uomo di attivare i nervi necessari al movimento del tronco e degli arti inferiori.
A quel punto è grazie agli elettrodi nel midollo che Roccati può muoversi dopo aver selezionato l'azione da compiere attraverso il tablet. A raccontarlo è lui stesso: "A quel punto parte lo stimolo e io col cervello faccio lo stesso. Unendo il segnale prodotto dal mio cervello con quello del dispositivo tutto funziona meglio. Ogni giorno miglioro io e il sistema, su cui posso fare delle modifiche". L'obiettivo di Roccati è quello di arrivare a camminare fino a un chilometro di distanza entro questa primavera.
Il commento degli autori dello studio
Gli incredibili risultati raggiunti dalla sperimentazione sono confermati all'interno dello studio, coordinato da Grégoire Courtine dell'Epfl e Jocelyne Bloch, neurochirurgo del Centro ospedaliero CHUV di Losanna. "In un solo giorno, programmi di stimolazione specifici per attività hanno consentito a 3 individui di stare in piedi, camminare, andare in bicicletta, nuotare e controllare i movimenti del tronco". "Questo successo - spiega inoltre Silvestro Micera, uno degli autori dello studio - è il risultato di lunghi studi portati avanti negli anni, che avevano l'obiettivo di capire come ricreare gli impulsi elettrici necessari per il controllo del tronco e delle gambe. Puntiamo alla completa miniaturizzazione del dispositivo e poi si lavorerà per riuscire a usare i segnali elettrici in arrivo direttamente dal cervello".