Covid, Figliuolo: "Variante Omicron ha scombussolato i piani"

Il commissario straordinario per l'emergenza Coronavirus Francesco Paolo Figliuolo: "Scuole sono luoghi sicuri con le mascherine e con il distanziamento"

"La variante Omicron è stata una variabile che ha scombussolato i piani, i contagi sono tanti però sono legati anche a molti tamponi fatti". Così parla il commissario straordinario per l'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo ospite a 'Mezz'ora in più' su Rai Tre. "La crescita esponenziale dei contagi è stata accompagnata a una crescita lineare dell'ospedalizzazione e delle terapie intensive", spiega. "Se noi facciamo un confronto tra i dati di questi giorni e quelli dell'anno scorso, con un decimo dei contagi, allora avevamo molte più ospedalizzazioni e decessi. La barriera dei vaccini ha funzionato, si vede che nei 120 giorni la barriera tiene molto", continua.

Covid, Figliuolo: "Seguire l'evoluzione dell'emergenza"

Figliuolo fa sapere poi che "in questo momento su una platea che è stata vaccinata di 46 milioni e seicentomila circa abbiamo fatto quasi 23 milioni di booster. Noi come booster siamo quasi al 50%. Questo ci pone ai primissimi posti in Europa". E ancora: "Il target dato alle Regioni per la prossima settimana è di 580mila dosi al giorno, tranne sabato e domenica in cui abbiamo previsto un numero più basso, e poi dalla settimana dopo ancora arriveremo a seicentomila. Il problema non sarà raggiungere entro il primo febbraio i due milioni, ma di convincere queste persone a presentarsi. Noi le dosi le abbiamo. Io sono molto confidente che la macchina reggerà i 600mila al giorno di media fra due settimane", aggiunge.

Parlando poi del rientro del 10 gennaio 2022 in classe, su Rai Tre asserisce che le scuole "sono luoghi sicuri, con le mascherine, con il distanziamento, ed è importantissimo dal punto di vista sociale, anche di equità sociale. E' importante il tracciamento, il testing, noi ci siamo già attivati prima di Natale". Quanto all'emergenza "bisogna vedere come evolve la situazione - spiega - in modo da passare tutte le competenze e le attività in un regime di normalità. Questo farà preoccupare qualche ministero magari, ma piano piano ognuno si dovrà riprendere il suo", conclude infine il generale Francesco Paolo Figliuolo.