Omicron, per Bassetti l'immunità di gregge è possibile: "Dovremmo raggiungerla in primavera"
Secondo Matteo Bassetti l'impennata di contagi della variante Omicron potrebbe consentire anche all'Italia di raggiungere l'immunità di gregge: "con la primavera dovremmo iniziare a vedere la luce"
La variante Omicron fa crescere le speranze degli esperti sul raggiungimento dell'immunità di gregge, rendendo ottimista anche l'infettivologo Matteo Bassetti. Ospite di Rai 1, il direttore della Clinica di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova ha infatti pronosticato che con l'attuale ritmo dei contagi potremmo riuscire a vedere la luce in fondo al tunnel già con la prossima primavera. A conferma di ciò viene mostrato lo scenario in questo momento in corso nel Regno Unito, dove secondo Bassetti proprio grazie all'ondata di Omicron circa il 98% della popolazione ha un qualche tipo di immunità al coronavirus.
Omicron, Bassetti ottimista sull'immunità di gregge
È proprio l'esempio del Regno Unito quello che l'infettivologo mette sul tavolo per dimostrare la sua tesi sull'immunità di gregge: "Chi ha visto prima di noi la variante Omicron crescere in maniera importante, come l'Inghilterra, oggi si trova ad avere il 98% della popolazione generale che è in qualche modo protetta dal virus. Perché o ha fatto la vaccinazione o è venuta in contatto col virus, e quindi si trova in qualche modo protetta almeno dalle forme più impegnative. Diciamo - ha poi aggiunto - che gli inglesi hanno raggiunto l'immunità di gregge, quella superiore al 95%, alla quale speriamo di arrivare presto anche noi".
Lo scenario inglese di qualche settimana fa sembra infatti quasi una fotocopia di quello italiano odierno. L'impennata di contagi di questi giorni era infatti attesa "perché è un po' quello che è avvenuto con la predominanza della variante Omicron anche in altri Paesi. Crescono molto i contagi, anche perché sono cresciuti forse troppo i tamponi eseguiti, fatti anche tante volte in maniera inappropriata. La pressione sugli ospedali sta crescendo ma non in maniera esponenziale - afferma Bassetti, in controtendenza con quanto affermato da altri esperti - come cresce il numero di persone contagiate. Siamo comunque di fronte a una situazione molto impegnativa".
In primavera "dovremmo iniziare a vedere la luce"
Secondo l'infettivologo i numeri dei nuovi casi di Covid di questi ultimi giorni sarebbero addirittura sottostimati. Il dato reale per Bassetti è infatti di "almeno 2-3 volte più alto, perché non dimentichiamoci che il tampone rapido ha un numero importante di falsi negativi". Ciò significa che "verosimilmente nella prossima primavera noi avremo oltre il 95% degli italiani che tra vaccinazioni e infezione naturale avranno raggiunto l'immunità. Quindi è probabile che dovremo ancora assistere a questa ondata, purtroppo, e poi io mi auguro che avremo l'immunità di gregge che ci proteggerà almeno dalle forme più gravi. Io penso che con la primavera dovremmo iniziare a vedere quella luce che speriamo di vedere".
Da qui l'opinione sul grande cambio di paradigma che deve avvenire nella società. Considerando la minore pericolosità - ma maggiore trasmissibilità - di Omicron. per Bassetti "dobbiamo cercare di vivere questa pandemia, questa endemia, in modo un po' diverso da come l'abbiamo vissuta fino a oggi". Se infatti in questo momento "facessimo il tampone a tutti gli italiani, in un momento come questo con un 20% di tamponi positivi, probabilmente avremmo 10-15 milioni potenzialmente positivi o con un raffreddore sostenuto da questa variante". Tuttavia questo non significa assolutamente "che abbiamo 15 milioni di persone che devono andare in ospedale". Parole, quelle di Bassetti, che rappresentano una vera e propria boccata d'aria fresca a fronte di tutte le voci che invece prospettano una nuova ecatombe sanitaria.