Summit sul fumo, secondo gli esperti l'Europa non fa abbastanza per ridurre il danno
Secondo il Piano contro il cancro dell'Ue, la sigaretta elettronica danneggia la salute come le sigarette normali. Ma gli esperti non sono d'accordo: "Può essere meno dannoso per chi non riesce a smettere"
Le sigarette eletroniche e il tabacco riscaldato danneggerebbero la salute come le sigarette convenzionali. Questa la posizione della Commissione Europea, presentata nel Piano contro il cancro lo scorso febbraio. Una tesi che trova in completo disaccordo gli esperti che si occupano e-cig e riduzione del danno, secondo i quali laddove il fumatore non riesce a smettere può almeno ridurre i danni causati dal fumo con l'uso di dispositivi alternativi meno nocivi.
Secondo gli esperti, infatti, l'evidenza scientifica è attualmente abbastanza forte da sostenere che esistono prodotti alternativi al fumo meno dannosi rispetto alla sigaretta tradizionale. Inoltre, auspicano una posizione più regolatrice dell'Unione Europea sull'argomento, come quella della Food and Drug Administration (Fda) statunitense, capace di integrare le politiche di prevenzione e cessazione a quelle, fondamentali, di riduzione del danno.
E' la riflessione emersa oggi durante il panel sul futuro del fumo in Europa, presieduto da Dimitri Richter, capo del reparto di cardiologia dell'ospedale Euroclinic di Atene, nell'ambito del quarto summit scientifico sulla riduzione del danno da fumo. Per Richter, l'assenza di un vero e proprio ente regolatore sul tema, sull'esempio della Fda statunitense, complica le cose, cosi come il fatto che nel Piano europeo contro il cancro non sia inserita un'analisi sulla riduzione del danno.
Un aspetto quest'ultimo, che e' stato invece sviluppato da Paesi singoli, come la Svezia e la Norvegia, che hanno raggiunto l'obiettivo di abbattere il tasso di fumatori sotto il 5% grazie alla diffusione dei prodotti alternativi alle sigarette tradizionali."Se nell'Ue ci fossero le stesse abitudini al fumo che ci sono in Svezia si avrebbero 350 mila morti in meno ogni anno", ha affermato Karl Fagerstrom, presidente della clinica svedese Fagerstrom Consulting.
Nell'ambito del panel, gli esperti si sono trovati d'accordo anche su un altro punto: l'esigenza di dialogare con regolatori e policy makers per persuaderli dei benefici che possono derivare dai nuovi prodotti senza combustione.