Spreco alimentare, in Italia meglio che in Usa . Il Papa: "Scartare cibo è scartare persone"
Il report globale sui rapporti tra cibo e spreco mostra l'Italia in prima linea tra i paesi virtuosi. Cina e Stati Uniti i più spreconi
Il 29 settembre è la seconda giornata internazionale di consapevolezza sullo spreco alimentare. Dalla classifica pubblicata dall'Osservatorio statunitense sul cibo e la sostenibilità risulta che l'Italia sia tra i popoli più rispettosi del cibo di tutto il mondo. Le grandi economie mondiali invece, Cina e Stati Uniti, peccano di superbia anche nel consumo di cibo, e si trovano vergognosamente in fondo alla classifica per gli sprechi più disparati.
Spreco alimentare, in Italia grande cura per il cibo e sprechi minimi
L'Italia è conosciuta per la sua cultura gastronomica, ma la passione per il cibo nel Bel Paese va oltre la semplice creatività. Il rapporto degli italiani con gli alimenti è infatti parte di una vera e propria educazione al cibo, che si è riflessa in modo virtuoso nell'analisi degli sprechi pubblicata da Waste Watcher, l'osservatorio internazionale sulla sostenibilità alimentare. Degli intervistati che hanno preso parte alla statistica, il 69% ha dichiarato di gettare via il cibo senza averlo consumato meno di una volta a settimana. Un trend in positivo che riguarda molti paesi dalla dieta mediterranea. La prima in classifica è infatti la Spagna, che per il 71% dei sottoposti all'intervista dichiara di non sprecare mai il cibo consumato.
Secondi e terzi in classifica si trovano invece russi e tedeschi, con il 70% del non-spreco. Come si può osservare, le caratteristiche dei paesi che risultano in positivo riguardo all'educazione hanno degli elementi in comune. In primo luogo, se si pensa al caso di Italia e Spagna, è evidente l'amore per gli ingredienti e per la cucina. Spagna e Italia sono tra i paesi che in Europa e nel mondo vengono ricordati per la varietà dei prodotti, e a ciò segue un grande rispetto per la materia prima e una cultura del cibo strettamente interconnessa all'industria alimentare e al settore della ristorazione. Per quanto riguarda Russia e Germania invece, è la storia a fare la differenza. In due stati che in diversi momenti storici hanno dovuto confrontarsi con la fame e con condizioni metereologiche spesso ostili, la mancanza di sprechi è legata sicuramente alla penuria di risorse che hanno dovuto affrontare. Non è un caso che come riscontrato da diversi studi (e come confermato dalle credenze popolari) lo stereotipo della "nonna che ingozza" i nipoti abbia origini nelle difficoltà a reperire il cibo degli stessi.
Spreco alimentare, Cina e Usa primi per economia ma ultimi per rispetto degli alimenti
Lo studio pubblicato in occasione della seconda giornata internazionale di consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari arriva in concomitanza con una serie di iniziative volte a promuovere il consumo sostenibile degli alimenti. Tra queste, la campagna Spreco Zero di Last Minute Market ricorda che negli ultimi 5 anni sono nate moltissime start up volte a combattere gli sprechi. Tavole rotonde e confronti con esperti del settore come quella organizzata in questi giorni dall'Università di Bologna, che ha stilato il primo Cross Country Report dedicato a "Food and Waste around the World", sono la chiave di volta per risolvere il problema dello spreco alimentare.
La classifica che vede l'Italia in una posizione favorevole per gli sprechi alimentari è stata realizzata con un campione statistico di 8mila cittadini appartenenti a 8 paesi del mondo, e conta oltre 1000 interviste per ciascun paese.
Molto male per i due leader economici del mondo. Dove Cina e Stati Uniti sono all'avanguardia per progresso tecnologico e direzione dei consumi, sono ultimi per il rispetto del cibo. La scioccante rivelazione della statistica mostra che il 75% dei cinesi getta il cibo più volte alla settimana. Non va meglio per gli americani, dove il 55% dichiara di sprecare continuamente cibo. L'Europa vince dunque nella scacchiera della sostenibilità alimentare, e insegna molto ai colossi a volte troppo intenti a sfamare le proprie mire espansionistiche e consumistiche.
Sperco alimentare, il Papa: "Cibo bene prezioso"
Parole di supporto alla virtuosità dell'Italia in materia di spreco alimentare anche dal Papa, che con un Tweet a corollario della giornata contro gli sprechi alimentari paragona lo spreco di cibo allo spreco di vite. In particolare Bergoglio ha ritenuto la lotta alla fame una "piaga terribile" ancora da estirpare, motivo per il quale sprecare il cibo è un peccato inaccettabile. Nel tweet il Pontefice ha scritto: "Lottare contro la piaga terribile della fame vuol dire anche combattere lo spreco. Scartare cibo significa scartare persone". Ma non solo, il Papa dichiara il cibo un bene prezioso e continua: "È scandaloso non accorgersi di quanto il cibo sia un bene prezioso e di come tanto bene vada a finire male".