22 Luglio 2021
Fonte: lapresse.it
Un nuovo post, sempre sul Covid e sul vaccino contro il Covid, del Professor Roberto Burioni su suo blog Medical Facts ci confonde le idee ancora di più. "Una delle domande che tutti, giustamente, si fanno, è se i vaccini che attualmente utilizziamo funzionano contro la variante delta. Siccome si leggono un sacco di scemenze, vediamo di fare chiarezza", inizia. "Vvero che l’attività 'bloccante' (correttamente si chiama neutralizzante) dei sieri nei confronti di delta è diminuita, ma rimane molto al di sopra di quello che consideriamo il livello di guardia".
"Ricordatelo sempre quando leggete articoli terrorizzanti che vi dicono 'il potere neutralizzante contro la variante x è calato di sei volte'. Quello che è importante è il valore assoluto", continua. "Che una lastra di metallo sia spessa 5 cm o 2 cm cambia poco se vi sparano con una pistola, siete comunque al sicuro”.
Poi Burioni passa a parlare delle forme gravi: "La cosa più facile da stabilire è se proteggono contro le forme gravi (le forme gravi vengono in ospedale, non bisogna andarle a cercare), e i dati che arrivano da UK sono per ora ottimi: la protezione contro la forma grave è superiore al 95% per entrambi i vaccini". "Più difficile stabilire l’efficacia del vaccino contro l’infezione (anche asintomatica)",
E ancora: Questi dati sono usciti proprio mercoledì (il giorno del New England, ricordate) e i risultati sono di nuovo molto confortanti. Il vaccino Pfizer ha una efficacia dell’88%, quello AstraZeneca al 66,7%". E infine, come se non fossimo già abbastanza confusi, afferma: "Quanto sono contagiosi i vaccinati che contraggono la malattia. Non abbiamo ancora questo dato, ma è ragionevole aspettarsi che i vaccinati che si infettano siano molto meno infettivi e forse per nulla (almeno se vaccinati con i vaccini a mRNA)".
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