Covid, variante indiana è già arrivata in Europa: vi diciamo dove

Di tre sottotipi due sono arrivati anche in Italia, il terzo è raro e non è ancora giunto nel Vecchio Continente

La variante indiana si sta diffondendo anche in Europa dopo l’impennata di contagi in India: a lanciare l’allarme l’ultimo rapporto pubblicato dal Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc). Della variante indiana SarsCov2 B.1.617, fino ad ora sono stati segnalati tre sottotipi, di questi due sono stati già individuati in Europa.

La variante indiana arriva in Europa: vi diciamo dove

In base alle sequenze del virus pubblicate sulla banca dati Gisaid EpiCov il primo sottotipo è stato rilevato in India (1147), Regno Unito (247), Usa (137), Singapore (64), Germania (28), Australia (21), Danimarca (21), Bahrain (9), Giappone (9), Angola (8), Svizzera (8), Hong Kong (7), Irlanda (7), Portogallo (7), Belgio (5), Lussemburgo (5), Corea del Sud (5), Canada (4), Olanda (4), Nuova Zelanda (4), Svezia (4), Francia (3), Giordania (3), Repubblica Ceca (2), Guadalupe (2), Russia (2), Sint Maarten (2), Spagna (2), Cambogia (1), Grecia (1), Italia (1), Malesia (1), e Messico (1).

Il sottotipo B.1.617.2 è quello che invece ora sta diventando dominante in India da metà aprile e si sta diffondendo rapidamente anche in Europa. Al 10 maggio infatti è stato rilevato nel Regno Unito (676), India (290), Usa (192), Singapore (91), Australia (58), Germania (31), Giappone (20), Danimarca (18), Bahrain (13), Belgio (12), Francia (12), Irlanda (12), Svizzera (10), Nuova Zelanda (9), Italia (5), Polonia (5), Cina (4), Spagna (3), Svezia (3), Indonesia (2), Olanda (2), Aruba (1), Austria (1), Canada (1), Grecia (1), Hong Kong (1), Lussemburgo (1), Norvegia (1), Romania (1), Slovenia (1), e Corea del Sud (1).

Variante indiana covid: solo il terzo sottotipo non è ancora arrivato in Italia

Il terzo sottotipo, rilevato a febbraio in India, è il più raro. "Il dato positivo è che il sottotipo 2 della variante indiana, quello che più si sta diffondendo in Europa, non presenta la mutazione E 484 Q, presente negli altri due sottotipi, e nelle varianti sudafricana e brasiliana, capace di sfuggire agli anticorpi neutralizzanti del virus" ha commentato il virologo dell'Università Bicocca di Milano, Francesco Broccolo.