Vaccino Sputnik, quando arriva in Italia? La risposta è: forse mai
Fonti Ema: "A maggio ispezioni in siti produzione del vaccino russo"
Quando arriva in Italia il vaccino contro il Covid prodotto in Russa, lo Sputnik? Una domanda che molti si stanno ponendo. E giustamente, perché più vaccini contro il Covid ci sono a disposizione, più persone vaccinate ci saranno. Eppure la risposta alla domande potrebbe non essere la risposta che ci aspettiamo. Ci sono stati infatti ennesimi "ritardi" nelle ispezioni da parte dell'Ema ai siti di produzione del vaccino anti-Covid russo Sputnik. Ufficialmente si tratta di rinvii dovuti a una "richiesta dell'azienda". Sembra però certo che in Europa e in Italia ci sia una reticenza a utilizzare questo vaccino, in quando si teme che possa contribuire a ingrandire l'influenza, economica e politica, di Putin nel Vecchio Continente.
Vaccino Sputnik, quando arriva in Italia? La risposta è: forse mai
"L'ispezione dei siti produttivi avverrà a maggio", hanno fatto sapere fonti dell'Ema. Si tratta di ispezioni "fondamentali", proseguono le stesse fonti. Perché "insieme a una serie di altri dati che non abbiamo ancora ricevuto dall'azienda, ma che speriamo di ricevere in tempi rapidi, per noi sono importanti per procedere a una eventuale autorizzazione. Senza di questi, per noi è impossibile capire quale può essere la tempistica di un'autorizzazione".
L'Ema valuterà il vaccino anche alla luce dei possibili rarissimi effetti collaterali gravi che si sospetta siano collegati alla vaccinazione con i sieri di AstraZeneca e Johnson & Johnson. I due sieri, infatti, sono entrambi basati su vettori adenovirali, come quello dell'Istituto Gamaleya di Mosca.
Vaccino Sputnik, come funziona e efficacia
Il vaccino Sputnik, ricordano dall'Ema, "è basato su due vettori virali simili a quelli utilizzati da Johnson & Johnson, due adenovirus umani, l'adeno26 e l'adeno5. Non sappiamo se" i casi di trombosi associate con piastrinopenia "siano sicuramente attribuibili ai vaccini con vettori adenovirali, ma è certo il fatto che si sono verificati", in casi molto rari, in seguito alla somministrazione di vaccini AstraZeneca o Janssen.
Si tratta di un aspetto, quello dei possibili rari effetti avversi gravi, che "richiede attenzione ed è sicuramente uno degli aspetti che discuteremo con l'azienda" che produce Sputnik, continuano le fonti Ema interpellate. "Non sappiamo come funziona la farmacovigilanza" in altri Paesi dove Sputnik è stato usato su scala ampia, ma "di sicuro" quello dei possibili effetti collaterali "è un aspetto che dovremo discutere".