Vaccini Ue, Von der Leyen: "Nel 2022 AstraZeneca e J&J addio"
La presidente della commissione europea ha annunciato che per il prossimo anno l'Unione si affiderà solo a vaccini Rna.
Per quanto concerne i vaccini l’Unione europea, dal 2022, punta su quelli ad Rna, ossia Pfizer, Moderna e CureVac, e dice addio ad AstraZeneca e Johnson&Johnson. L’Europa ha, infatti, deciso che per l’anno che verrà non saranno rinnovati i contratti per questi ultimi due sieri, proprio per evitare altri stop alla fornitura di vaccini. Ad annunciare la scelta strategica a Bruxelles è stata, ieri, la presidente Ursula von der Leyen, all'indomani dell'annuncio della pausa anche in Europa nella distribuzione del vaccino di Janssen, dopo che Fda e Cdc negli Usa hanno deciso di bloccare le somministrazioni.
La decisione americana ha avuto non pochi risvolti negativi anche per l’Europa, per questo la presidente della commissione europea Ursuala von der Leyen, ha voluto spiegare le motivazioni che stanno alla base della decisione. “In futuro serviranno richiami per rafforzare la protezione dei vaccinati. E, se si svilupperanno varianti resistenti, dovremo sviluppare vaccini adattati alle nuove mutazioni, presto e in quantità sufficienti. Tenendo questo a mente, dobbiamo focalizzarci sulle tecnologie che hanno dimostrato il loro valore: i vaccini a Rna messaggero sono un caso chiaro".
Presto un nuovo contratto con Pfizer
“La Commissione in futuro non comprerà più vaccini da Johnson & Johnson e AstraZeneca, ma si affiderà ai vaccini a m-Rna di BioNTech/Pfizer, Moderna e CureVac per combattere nel lungo termine la pandemia" ha spiegato chiaramente Peter Liese, portavoce per la Salute del gruppo Ppe. La Commissione, ha spiegato von der Leyen confermando le indiscrezioni che circolano da giorni a Bruxelles, "sta entrando in un negoziato con Pfizer/BioNTech per un terzo contratto", che prevedrà "la consegna di 1,8 miliardi di dosi nel corso del periodo 2021-2023". Il contratto, che verrà firmato a breve, prevedrà non solo la produzione nell'Ue dei vaccini, ma anche quella dei componenti di base.
Pfizer partner affidabile
A fare propendere la bilancia a favore del siero Pfizer/BioNTech, è l’affidabilità, anche nelle consegne. “E’ un partner affidabile che rispetta gli impegni e viene incontro alle nostre necessità” ha sottolineato la von der Leyen. Proprio per questo "abbiamo raggiunto un accordo con Pfizer/BioNTech per accelerare, ancora una volta, la consegna dei vaccini. Nel secondo trimestre verranno consegnate 50 milioni di dosi aggiuntive a partire da aprile. Si tratta di dosi che avrebbero dovuto essere consegnate nel quarto trimestre, ma che "saranno già disponibili nel secondo". In tutto Pfizer/BioNTech consegnerà all'Ue nel secondo trimestre 250 milioni di dosi. I 50 milioni di dosi aggiuntive Pfizer/BioNTech annunciati ieri verranno distribuiti "in base alla popolazione" degli Stati membri dell'Ue, ha precisato von der Leyen. Probabilmente non è un caso che il quantitativo anticipato da Pfizer/BioNTech, 50 milioni di dosi, sia più o meno uguale a quello che era atteso da Johnson & Johnson nel secondo trimestre: la multinazionale Usa dovrebbe consegnare 55 milioni di dosi tra aprile e giugno, ma solo 50 milioni erano considerate del tutto sicure.