Covid, 'Immunità di gregge ad agosto 2023': l'allarme di Fondazione Hume

Un'indagine della Fondazione Hume rivela che di questo passo sarà possibile estinguere il virus in Italia solo nel 2023. Occorre quadruplicare il numero di vaccinazioni.

Considerando l'attuale andamento delle vaccinazioni contro il Coronavirus in Italia, "l'immunità di gregge non si otterrà prima del mese di agosto del 2023". A rivelarlo è il risultato di un'analisi della Fondazione Hume per ANSA che calcola l'indice DQP - Di Questo Passo - e stima il numero di settimane ancora necessarie per porre fine alla pandemia. Nel rapporto si legge: "All’inizio della sesta settimana del 2021 il valore di DQP è pari a 130 settimane, il che corrisponde al raggiungimento dell’immunità di gregge non prima del 2023".

Ma cosa si intende per immunità di gregge? E' una situazione in cui il numero di persone vaccinate - o con almeno un vaccinazione - è superiore a quelle senza. Tale immunità si potrebbe raggiungere quando almeno il 70% degli italiani non sarà più in grado di trasmettere il virus. In tal modo inoltre l'indice di trasmissione Rt sarebbe al di sotto di 1, con conseguente estinzione della pandemia.

Per sconfiggere il prima possibile il Covid in Italia dunque è necessario aumentare le vaccinazioni: il numero, rivela l'indagine, dovrebbe quadruplicare nelle prossime settimane. Attualmente infatti nel nostro Paese si svolgono circa 500mila vaccinazioni alla settimana, ma per raggiungere presto l'immunità ne servirebbero 2 milioni a settimana.

L'analisi della Fondazione Hume si basa su 4 parametri: una stima del numero di italiani vaccinati necessario per garantire l’immunità di gregge, quante vaccinazioni sono state effettuate nell’ultima settimana (da lunedì a domenica), quante vaccinazioni erano state effettuate dall’inizio della campagna (1° gennaio 2021) fino alla settimana anteriore a quella su cui si effettua il calcolo e infine che tipo di vaccini verranno presumibilmente usati (a 2 dosi o a dose singola).