Governo Meloni affidabile per gli investitori e per i Paesi stranieri: affidabile, cioè ormai allineato in tutto

Una verità scomoda che merita di essere sottolineata criticamente

Già da diversi mesi, il giullaresco governo della destra bluette neoliberale e filoatlantista, filoisraeliana e filoucraina mena vanto di essere affidabile e di essere riconosciuto come tale da tutte le principali istituzioni estere. Ora, che il giullaresco governo Meloni venga ritenuto affidabile dalle istituzioni estere è indubbiamente vero, ma occorre domandarsi seriamente che cosa questo significhi. Autrement dit, che cosa vuol dire per un governo essere ritenuto affidabile e stabile da parte degli investitori stranieri, delle agenzie di rating e dei governi dell'occidente sotto cupola atlantista? Significa una cosa soltanto: che il governo si sta comportando in maniera conforme rispetto ai desiderata dei gruppi dominanti e dei fautori del nuovo ordine mondiale liberal-finanziario, svolgendo con zelo tutti i compiti a casa assegnati dalla aristocrazia finanziaria no border e dal sinedrio liberalprogressista. Non avrete certo obliato il fatto che il defunto governo giallo-verde (per inciso, il migliore che l'Italia abbia avuto negli ultimi 30 anni) era quotidianamente avversato dagli euroinomani delle brume di Bruxelles, dagli alfieri del sistema finanziario e dalle classi plutocratiche senza frontiere: e lo era in ragione del fatto che, nei limiti del possibile, si opponeva all'ordine dominante e provava a percorrere strade alternative. E non avrete altresì dimenticato che, alla vigilia delle elezioni del 2022, Jp Morgan e gli altri colossi finanziari erano piuttosto scontenti della possibile vittoria di Giorgia Meloni, dacché temevano che il suo governo potesse agire in maniera divergente rispetto ai desiderata dei piani alti della finanza globale. Il fatto che adesso il giullaresco governo della Meloni piaccia ai gruppi che prima lo temevano e addirittura sia considerato decisamente affidabile non può non interpretarsi in questa direzione: il governo Meloni si è rapidamente convertito ai desiderata dell'ordine mondiale liberal-finanziario, che adesso lo premia e lo celebra come stabile e affidabile. Si tratta di una ulteriore prova, se ancora ve ne fosse bisogno, del fatto che il governo Meloni, non meno dei precedenti governi della sinistra fucsia, è allineato cadavericamente al verbo della globalizzazione liberal-finanziaria: non chiamateli patrioti e sovranisti, il loro patriottismo è di cartapesta; sono semplicemente i maggiordomi dell'ordine liberal-finanziario, e si differenziano dai governi della sinistra fucsia soltanto perché hanno la livrea bluette.

di Diego Fusaro