Genova, Salis introduce educazione sessuale e gender fluid per bambini dai 3 ai 6 anni in 4 asili, Berrino (FdI): "Vuole scalare il Pd sulla pelle dei più piccoli"
Nello specifico sono 4 le scuole materne coinvolte: la Firpo a Sampierdarena, la Mazzini, la Monticelli e la Santa Sofia, per un totale di 300 bambini. La Lega presenta interrogazione a Valditara
Il sindaco di Genova Silvia Salis introduce l'educazione sessuale e gender fluid nelle scuole materne. Il primo cittadino ha presentato un "progetto sperimentale" che coinvolge quattro asili e 300 bambini dai 3 ai 6 anni che partirà a gennaio. Un progetto controverso, sopratutto perché coinvolge la fascia più giovane della popolazione. Per questo motivo sono state tante le prese di posizione da parte dell'opposizione, con la Lega che ha presentato un'interrogazione al ministro dell'Istruzione Valditara e con esponenti di Fratelli d'Italia come Gianni Berrino che hanno fatto sentire la loro voce.
Genova, Salis introduce educazione sessuale e gender fluid per bambini dai 3 ai 6 anni in 4 asili
Fa discutere l'iniziativa del sindaco di Genova Silvia Salis assieme all'assessore alle Politiche dell’istruzione e Pari opportunità Rita Bruzzone di voler introdurre l'educazione sessuale e gender fluid in quattro asili. Nello specifico sono la Firpo a Sampierdarena, la Mazzini, la Monticelli e la Santa Sofia, per un totale di 300 bambini coinvolti. Salis ha giustificato questo progetto dichiarando che "c'è un gran bisogno di educazione sessuoaffettiva tra i giovani. A chi chiede "a cosa serve?" rispondo che se il modello di un bambino o di una bambina a casa è quello della violenza, avrà gli strumenti per capire che è sbagliato e che esiste un’alternativa".
Berrino (FdI): "Vuole scalare il Pd sulla pelle dei più piccoli"
Il capogruppo di Fratelli d'Italia in commissione Giustizia al Senato Berrino ha dichiarato: "Il sindaco di Genova Silvia Salis ha introdotto l’educazione sessuale nelle scuole dell’infanzia per 300 bambini tra i 3 e i 6 anni. Ritengo che si stia oltrepassando il limite della decenza: non è normale che bambini così piccoli vengano indirizzati per fini politici dal sindaco di Genova, Salis rispetti le direttive del ministro Valditara".
Berrino ricorda che "la Costituzione italiana stabilisce chiaramente che il compito primario dell’educazione dei figli, compresa quella sessuale, spetta alla famiglia. Nessuna lobby o pressione esterna, inclusa quella Lgbtq, può entrare in un ambito così delicato che riguarda minori di appena 3 anni. A quell’età i bambini devono vivere spensierati e felici, senza essere sovraccaricati da simili temi".
"Il sindaco di Genova rispetti le direttive del Governo e del ministro Valditara. Se questa decisione mira a sostenere la sua eventuale candidatura alla guida del Pd, lo dica chiaramente e cerchi altri modi per le sue ambizioni personali, senza farlo sulla pelle dei bambini".
Ma oltre alle dichiarazioni dei politici, è la stessa Cassazione a ricordare alla Salis "l'importanza di un approccio graduale e concordato tenendo conto dell’età e della maturità degli alunni".