Bandecchi, la vera star delle elezioni in Campania
Imprenditore, uomo del fare e da due anni alla guida del Comune di Terni con una lista civica, Stefano Bandecchi torna in campo con una sua lista in Campania: "Eurostat ci dice che la Campania è la terza regione europea a più elevato rischio povertà ed esclusione sociale. Un dato grave, che i politici hanno volutamente ignorato perché la responsabilità è la loro. Non si può più dare fiducia a chi ha rovinato la Campania, serve qualcuno che sappia fare: io sono quella persona".
La lista si chiama Dimensione Bandecchi: "Perché metto la faccia in questa sfida. E perché voglio portare la mia dimensione al governo. In soli due anni a Terni ho dimostrato di saper creare nuove soluzioni. Non mi fermo al non si può fare, faccio. Una dimensione, ben diversa dalle politiche dei soliti noti". Cosa pensa dei suoi avversari Edmondo Cirielli, candidato del centrodestra e Roberto Fico, del centrosinistra? "Cirielli ha un passato de uomo dell'Arma, ma nella sostanza ha sempre vissuto di politica. Fico non ha mai amministrato neanche casa sua. La sola idea di affidargli la Campania mi mette i brividi".
Quali sono le priorità per chi deve amministrare la Campania? "La sanità. I piani di De Luca non sono mai decollati, nonostante 10 anni consecutivi di governo. Poi lavoro, trasporti, rifiuti, sicurezza, rilancio del sistema industriale, con una attenzione particolare a giovani e anziani". " Sono un vero liberale, credo nell'impresa e nel merito, ritengo che lo Stato debba creare le condizioni per attrarre ricchezza e lavoro. La mia posizione è incompresa perché fa paura. Con me, il sistema politico clientelare crollerebbe all'istante".
Tra le sue battaglie c'è quella per la difesa dell'italianità. In Campania è sentita questa esigenza? "Certo, anche perché il concetto di italianità appartiene a tutti noi. Stiamo perdendo la nostra identità culturale e storica. Dobbiamo ritrovare l'orgoglio per ciò che siamo stati e siamo. Chiunque venga nel nostro Paese deve rispettare la nostra identità. Nessuno deve provare a farci arretrare nella nostra storia".