"Vergognati!": Elsa Fornero tuona contro il generale Vannacci; da che pulpito giunge la predica!

Parole surreali, che meritano di essere analizzate criticamente

In una sua recente epifania catodica sulla nota emittente televisiva La7, la vestale del neoliberismo senza frontiere Elsa Fornero ha tuonato contro il generale Vannacci. Quando sono state mostrate le immagini del prode generale a Pontida, Elsa Fornero si è pronunciata con parole taglienti e vagamente offensive, dicendo che le parole del generale sono "vomitevoli" e invitando il generale stesso a "vergognarsi". Ora, precisiamo subito che non abbiamo particolari simpatie per le sgangherate idee politiche del generale Vannacci, il quale lotta contro il mondo al contrario senza tragicamente accorgersi di farne politicamente parte in senso pieno. Come più volte abbiamo sottolineato, il generale Vannacci combatte contro le conseguenze del mondo al contrario (arcobaleni e cancel culture, economia verde e riarmi fatti pagare ai cittadini), difendendone però le cause, in primis il neoliberismo e l'imperialismo. Anche un bambino di 3 anni può capire agevolmente la condizione paradossale in cui si trova chi condanna gli effetti coltivando le cause. Per non parlare poi del fatto che il generale continua ad alimentare la logora retorica classica della contrapposizione tra una destra e una sinistra che oggi in realtà rappresentano il medesimo, l'ordine della civiltà dei mercati, risultato per ciò stesso funzionale in tutto e per tutto alla riproduzione del sistema capitalistico così com'è. Ciò detto, fa sorridere che a invocare la vergogna per il generale sia proprio Elsa Fornero, protagonista del tremendo governo Monti e fautrice di una riforma pensionistica lacrime e sangue (ricordiamo tutti, nevvero, le lacrime della stessa Fornero per la sua riforma?). Il governo di Mario Monti, d'altro canto, rappresentò di fatto un vero e proprio commissariamento dell'Italia da parte dell'Unione Europea, con annessa imposizione dall'alto di riforme volute dai mercati autocratici e dalla classe dominante di Bruxelles, con un vero e proprio bagno di sangue per i lavoratori e per i ceti medi italiani. A che titolo, dunque, può Elsa Fornero invocare la vergogna per qualche politico dopo aver fatto parte con un ruolo non secondario del governo di Mario Monti? 

Di Diego Fusaro