Ilaria Salis con il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo: i protagonisti del quadro scapperebbero, se solo potessero
Una foto surreale, che merita di essere commentata
Ilaria Salis, la paladina della sinistra fucsia liberalprogressista, il cui motto è tu casa es mi casa, ha recentemente pubblicato sulla propria pagina Facebook un post in cui è immortalata con il quadro di Pellizza da Volpedo, Il quarto stato, e con il pugno chiuso. Un pur telegrafico commento ci pare necessario. Non sappiamo effettivamente dire se sia più ridicola questa foto o quella, anch'essa recentissima, del generale Vannacci immortalato in mare con un pesce orrendo e con la scritta "la faccia della sinistra alle prossime elezioni". Sia quel che sia, siamo convinti che se i protagonisti del quadro di Pellizza da Volpedo fossero animati e potessero muoversi, scapperebbero a gambe levate e non starebbero un secondo di più vicino a chi sostiene battaglie sideralmente distanti dalle loro. I protagonisti del quadro di Pellizza da Volpedo, infatti, rappresentano lo sciopero per il lavoro, la battaglia per i diritti sociali e per la dignità della classe lavoratrice: tutto il contrario, dunque, dell'odierna sinistrash fucsia incarnata da Ilaria Salis; sinistrash arcobaleno che ha completamente voltato le spalle a Marx, a Gramsci e alle battaglie sacrosante per il lavoro e per la sua emancipazione, riconvertendosi alle lotte arcobaleno per i capricci di consumo dei ceti possidenti e per quel progresso che ormai è solo un altro nome per la marcia trionfale del capitalismo senza frontiere e della sua omologazione planetaria. Come non ci stanchiamo di sottolineare ormai da tempo, la sinistra oggi è trash, in una parola sinistrash, proprio perché pensa di essere la soluzione, quando ormai è, alla stregua della destra, parte integrante del problema. Se la sinistra smette di interessarsi a Marx e a Gramsci, occorre smettere di interessarsi alla sinistra per riprendere il programma di Marx e di Gramsci: destra e sinistra rappresentano oggi soltanto due varianti del medesimo, vale a dire della difesa a oltranza del diagramma dei rapporti di forza del capitalismo globalizzato. Il profilo politico di Ilaria Salis compendia perfettamente questa metamorfosi kafkiana della sinistra, passata dalla falce e martello dall'arcobaleno, dal rosso al fucsia, dal quarto stato di Pellizza da Volpedo ai cortei arcobaleno con uomini camuffati da donne. Da nemica giurata del capitalismo, la sinistra è divenuta la sua guardia arcobaleno.
di Diego Fusaro